Sotto l’albero di Natale, gli andriesi potrebbero trovare il nome del candidato sindaco del centrodestra. A dispetto delle voci che continuavano ad accreditare di nuove velleità di candidatura l’esperienza di Nino Marmo, «padre nobile» della coalizione, a quanto pare in campo sarebbero rimasti in due a giocarsi la partita: il coordinatore di Fratelli d’Italia, Sabino Napolitano, e il consigliere comunale di Movimento pugliese, Luigi Del Giudice, il più suffragato fra i candidati andriesi di tutte le compagini alle recenti Regionali. L’intento dichiarato è evitare nuove tensioni, tant’è che su un punto sembra ci sia già accordo unanime: non verrà presa nemmeno in considerazione l’ipotesi di ricorrere alle «primarie».
Prove tecniche di unità
Le «prove tecniche di unità», insomma, vanno avanti. E pare che finora abbiano fornito risposte incoraggianti, secondo le indiscrezioni che filtrano da via don Luigi Sturzo, dove le nove forze attuali della coalizione (Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega, Noi Moderati, Liberali Riformisti – Nuovo Psi, Movimento Pugliese, Udc, Io Sud, Generazione Catuma) si sono incontrate venerdì sera per accelerare il passo verso le Amministrative della prossima primavera. L’obiettivo è costruire un’alternativa forte e credibile all’attuale maggioranza di centrosinistra.
Il primo scoglio da superare erano i malesseri e i dissapori personali tra gli attori principali che, nel corso degli anni, hanno portato a una vera e propria diaspora e allo sfaldamento della coalizione. E pure su questo tema sembra che ogni nube abbia lasciato spazio ad ampie schiarite.
«Malgoverno» della sinistra
Così, la coalizione prova a concentrarsi sugli argomenti da contrapporre alla maggioranza che amministra la città dal 2020. L’attacco all’amministrazione Bruno è frontale: parla di «malgoverno del Pd e della sinistra», che avrebbe reso Andria il «fanalino di coda in tutti gli indicatori sociali, economici e culturali».
La sindaca viene criticata per una «narrazione, tanto effimera quanto vacua», e per essere una «sindaca influencer totalmente in balia delle proprie ambizioni personali e dei mal di pancia di una maggioranza, da sempre, in fibrillazione». L’obiettivo programmatico è l’individuazione di «punti nodali e priorità amministrative di carattere strategico» per un’idea rinnovata della città.
L’apertura al civismo
La coalizione si dice «disponibile ad accogliere anche altre realtà politiche o associative che non si riconoscono nella sciagurata conduzione della città». Tuttavia, non è la ricerca di una mera somma aritmetica, quella a cui guarda il blocco moderato-conservatore: il successo, secondo le forze del centrodestra, passerà attraverso una «forte unità d’intenti, obiettivi programmatici chiari, e l’individuazione di un candidato sindaco autorevole e riconoscibile».









