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Andria, soddisfazione per la qualità del prodotto, ma il Comitato denuncia: «Olivicoltura in grave crisi»

La campagna olivicola è alle battute finali ed è tempo di bilanci e di programmazione per le future. Gli olivicoltori appartenenti al Claa (Comitato liberi agricoltori andriesi) sono molto soddisfatti della qualità del prodotto ottenuto quest’anno. Infatti, nonostante la siccità che si è avuta nel periodo primaverile/estivo, dichiarano di aver ottenuto un prodotto di altissimo valore qualitativo, grazie anche ai sacrifici economici e personali degli agricoltori che, intervenendo in maniera tempestiva con irrigazioni di soccorso, hanno salvato le drupe e gli stessi alberi. Pare, infatti, che nonostante le problematiche di inizio campagna, quando si sono toccati prezzi ai minimi storici non sufficienti nemmeno a coprire le spese di raccolta, a gennaio c’è stato un innalzamento dei prezzi sul mercato anche se parecchie aziende agricole avevano già finito di raccogliere. Ora, invece, attendono un’annata difficile. E così il Comitato liberi agricoltori si domanda con quali risorse acquisteranno i concimi e il gasolio agricolo i cui costi sono giunti a livelli insostenibili. «Il settore agricolo dovrebbe essere il settore guida per l’economia di parecchi comuni agricoli del nord Barese ma qui l’olivicoltura è destinata a scomparire e per quelle poche aziende che decideranno di continuare lo faranno solo per passione e per hobby ma non per scopi commerciali. Una gravissima perdita per la città di Andria e per l’economica del territorio. Una crisi occupazionale senza precedenti che fa registrare l’assenza delle istituzioni e della politica locale tutta protesa ad accaparrarsi posizioni di potere individuale utilizzando strumentalmente l’agricoltura che non sanno difendere e preservare».

Sono tante le domande che si pongono in questo momento gli agricoltori andriesi, spinti da una grande preoccupazione, in particolare per il settore olivicolo.
«I tanti tavoli tecnici fatti in Regione per contrastare la crisi olivicola con le tante associazioni di categoria cosa hanno prodotto?». Secondo il Comitato Agricoltori andriesi la nuova Pac (Politica Agricola Comune) darà il colpo di grazia a tante aziende olivicole che avranno un drastico taglio sugli aiuti diretti comunitari, di conseguenza percepiranno importi miseri che non basteranno neanche a pagare i lavori di pulizia degli appezzamenti.
«La politica a tutti i livelli si svegli e aprisse gli occhi sulla realtà e dia un segnale a questo comparto abbandonato da anni ma soprattutto inizi a convocare tavoli tecnici con gli olivicoltori e agricoltori e non con i soliti “giacca e cravatta” che si siedono a quei tavoli solo per fare i propri interessi. Vi ricordiamo che siamo il primo settore in Puglia che assume più personale, a differenza di altri settori e se ci fermiamo noi molti inizieranno a presentare tante domande di reddito di cittadinanza che non si riusciranno mai a finanziare. Non siamo numeri, siamo persone che amano questo mestiere».

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