Ammonta a quattro milioni di euro il valore dei beni sequestrati dai carabinieri a un 59enne di Andria che, stando a quanto emerso durante le indagini, avrebbe acquistato case, messo in piedi attività imprenditoriali e aperto conti correnti con il denaro “guadagnato” attraverso lo spaccio della droga e compiendo reati contro il patrimonio negli ultimi 20 anni.
I sigilli riguardano due abitazioni, sei aziende con sedi ad Andria, Trani e Bisceglie, di cui quattro attive nel settore della ristorazione, una nel commercio di bevande e un’altra nei trasporti, due auto e disponibilità finanziarie contabilizzate su otto conti correnti. Case, aziende e conti correnti risulterebbero intestati a familiari e conoscenti.
Il provvedimento di sequestro, finalizzato alla confisca, è stato emesso dalla terza sezione penale di Bari in funzione di Tribunale della prevenzione.
«Aggredire il patrimonio provento di attività illecite è il modo per ripristinare il normale circolo dell’economia», commenta il colonnello Massimiliano Galasso, comandante provinciale carabinieri Bat.