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Andria, la droga era un affare di famiglia: sei indagati. Per lo spaccio coinvolti anche minorenni – VIDEO

Ad Andria lo spaccio della droga era un affare di famiglia e coinvolgeva anche minorenni. È quanto hanno scoperto i carabinieri che hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare, in carcere e ai domiciliari, a carico di sei persone di età compresa tra i 19 e i 44 anni, tra cui due fratelli, accusate a vario titolo di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti in concorso e favoreggiamento personale con l’aggravante di essersi avvalse della collaborazione di quattro minorenni.

Stando a quanto emerso nel corso delle indagini, il nucleo familiare sarebbe stato capace di vendere anche un centinaio di dosi di droga al giorno incassando fino a tremila euro. Una famiglia che avrebbe impiegato anche il più piccolo dei figli, un 17enne, per smerciare droga in una strada di Andria, via suor Caterina del Balzo, diventata luogo di riferimento per procacciarsi marijuana e hashish.

L’ordinanza è stata eseguita stamattina da 50 carabinieri del comando provinciale di Barletta-Andria-Trani, supportati da personale del sesto nucleo elicotteri, dallo squadrone eliportato Cacciatori Puglia e dal nucleo cinofili di Modugno.

L’inchiesta, denominata Balzo, è iniziata nel giugno dello scorso anno quando nel corso di una attività di polizia, i carabinieri hanno sequestrato della droga nascosta in un contatore. Sei mesi dopo, sempre nello stesso contatore sono state trovate e sequestrate altre dosi e l’uomo che, riferiscono i militari, ne avrebbe dichiarato il possesso è stato arrestato.

Dai successivi accertamenti investigativi, è emerso che a coordinare lo spaccio erano due fratelli, uno portato in carcere perché accusato di essere evaso dai domiciliari per spacciare e l’altro finito ai domiciliari, che assieme al padre avrebbero gestito la rete di pusher e di vendita della droga avvalendosi di quattro ragazzini, tra cui il fratello di 17 anni.

Lo smercio di droga sarebbe avvenuto usando barattoli nascosti in canali di scolo, una casa diventata magazzino di stoccaggio dello stupefacente ed e-bike utili agli spacciatori per muoversi con maggiore velocità. Nel corso dell’attività, altre due persone sono state arrestate e un’altra denunciata.

Dettagli dell’operazione saranno resi noti in una conferenza stampa che si terrà alle 10 questa mattina nel comando provinciale dei carabinieri a Trani.

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