Il volto di Paola Clemente, bracciante agricola morta di fatica il 13 luglio del 2015 mentre lavorava nelle campagne di Andria all’acinellatura dell’uva, campeggia sulla parete esterna degli uffici comunali del co-capoluogo della Bat. A fare da sfondo una rappresentazione del Quarto Stato di Giuseppe Pellizza da Volpedo.
È quanto si vede nel murale voluto dalla Flai Cgil e realizzato da Jorit – street artist noto per la sua “tribù umana” e per le tante opere realizzate in giro per l’Italia e il mondo – che sarà inaugurato nel decimo anniversario della morte di Paola Clemente. L’appuntamento è per lunedì prossimo, 14 luglio, alle 18:30 in largo Grotte ad Andria.
La morte di Paola Clemente ha scosso le coscienze del Paese e ha contribuito in modo determinante all’approvazione della legge 199 del 2016 contro il caporalato e sfruttamento in agricoltura.
Alla cerimonia di presentazione saranno presenti il marito di Paola Clemente, Stefano Arcuri; Giovanni Mininni, segretario generale della Flai Cgil; Gigia Bucci, segretaria generale della Cgil Puglia; Giovanna Bruno, sindaca di Andria e lo stesso Jorit.
«Volevamo restituire memoria e dignità alla figura di Paola Clemente, trasformando un luogo pubblico in uno spazio di riflessione, di denuncia sociale e di riscatto», spiega Mininni. La vicenda di Paola Clemente, ricorda, «ha reso possibile approvare una legge che è considerata un modello in Europa e nel mondo nel contrasto allo sfruttamento sul lavoro. Ma dopo dieci anni – sottolinea – ancora non viene pienamente applicata, in particolare la parte dedicata alla prevenzione. Il volto di Paola e quello dei lavoratori del Quarto stato, il presente e il passato della lotta bracciantile, ci ricordano l’urgenza di rendere operativa quella norma e di riunire il mondo del lavoro per combattere ogni forma di sfruttamento, vessazioni e illegalità in agricoltura, fenomeni ancora troppo diffusi nelle campagne italiane», conclude il segretario generale della Flai Cgil.