Per evitare i controlli del fisco un imprenditore di Andria – attivo nel settore del commercio di auto – indagato per stalking, maltrattamenti in famiglia e violenza di genere avrebbe intestato l’azienda a terzi, senza comunicare la variazione del suo patrimonio.
A scoprirlo sono stati i finanzieri del comando provinciale della Bat che, su disposizione del Tribunale di Trani, hanno sequestrato all’uomo beni per circa 650mila euro e l’intero compendio aziendale.
L’indagato per raggirare «le norme in materia di misure di prevenzione patrimoniali ha attribuito fittiziamente la titolarità dell’intero compendio aziendale di proprietà» a un’altra persona a cui avrebbe conferito «procura speciale per l’amministrazione di tutti i suoi beni, configurando così l’ulteriore fattispecie delittuosa», si legge in una nota della Guardia di finanza.
Le indagini sono state mirate «a verificare se l’uomo sottoposto a misure di prevenzione personale avesse incrementato e riorganizzato il proprio patrimonio dopo la commissione di maltrattamenti in famiglia, stalking e violenza di genere», continua la nota.
I sigilli riguardano 185 auto del valore di 564mila euro, 29 immobili e 800 euro in contanti a cui si aggiunge la sede aziendale.