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Andria, capolinea sotto casa. Gli inquilini barricati

Da quando il capolinea dei bus è stato spostato sotto casa loro l’aria è diventata irrespirabile, costringendoli a tenere le finestre chiuse per non far entrare la polvere e i gas di scarico dei mezzi. E’ il disagio che stanno vivendo i residenti della zona di largo Ceruti, ad Andria. Un malessere di decine di…
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Da quando il capolinea dei bus è stato spostato sotto casa loro l’aria è diventata irrespirabile, costringendoli a tenere le finestre chiuse per non far entrare la polvere e i gas di scarico dei mezzi. E’ il disagio che stanno vivendo i residenti della zona di largo Ceruti, ad Andria.

Un malessere di decine di famiglie che è cominciato da oltre un mese, a seguito dell’ordinanza sindacale di fine dicembre 2021 che ha disposto il trasferimento temporaneo del capolinea dei bus delle linee urbane ed extraurbane in Largo Ceruti. Storicamente quel capolinea era situato in piazza Bersaglieri d’Italia, ovvero di fronte alla stazione delle ferrovie del nordbarese. A causa dei lavori di interramento ferroviario, si è reso necessario lo spostamento temporaneo. I residenti di Largo Ceruti non potevano certo aspettarsi tutta quella mole di mezzi che giornalmente circola in maniera ininterrotta.
Negli orari di picco, ovvero tra le 7:30 e le 8 del mattino e tra le 13:30 e le 14, «l’aria – raccontano le famiglie – diventa irrespirabile». La conseguenza, quindi, è inevitabile: chiudere finestre e balconi per non fare entrare in casa lo smog. Oltre all’inquinamento, i bus sollevano nell’aria anche la polvere. Un tratto di asfalto di Largo Ceruti, infatti, si presenta parzialmente danneggiato ed è stato “sistemato” (quantomeno temporaneamente) con un terriccio. Dopo settimane di disagi i residenti hanno scelto di far sentire la propria voce. «La polvere è tanta – racconta una donna – c’è un accumulo di polveri sottili che si infilano in casa, e soprattutto nuoce gravemente alla salute. Io sono asmatica, soffro di allergia, quindi questa situazione mi fa star male. Oltre a ciò, non possiamo aprire le finestre per far arieggiare le nostre case. Una condizione che è diventata insostenibile».
I residenti, alla luce di questo malessere che è solo all’inizio e che potrebbe perdurare per molto tempo, chiedono di trasferire altrove il capolinea dei bus, quasi certamente in una zona periferica o quanto meno lontano dalle abitazioni dei cittadini. «Abbiamo bisogno di poter respirare a pieno, anche nelle nostre case – spiega un’altra residente – la scelta di trasferire qui il capolinea non è stata adeguata. Non è rispettosa nei nostri confronti. Cosa accadrà quando sarà estate? Sappiamo sin da ora che questa situazione resterà insostenibile. Chiediamo alle istituzioni di ascoltarci». Da Palazzo di Città intanto si apprende che il sindaco Giovanna Bruno nelle prossime ore incontrerà i residente di Largo Ceruti, per ascoltare le loro necessità.

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