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Una missione di olivicoltori della Collina Materana in Grecia: scambio di esperienze per un olio di qualità

Il direttore dell’Oprol-Cia Paolo Carbone ha guidato una selezione di olivicoltori di Tricarico, Ferrandina, Grassano in una tappa greca per uno scambio di esperienze su come produrre olio extravergine di grande qualità. Gli olivicoltori della collina materana hanno raggiunto Katakolon-Olimpia, dove hanno vissuto da vicino le caratteristiche di in un'azienda agricola specializzata in olivicoltura caratterizzata…
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Il direttore dell’Oprol-Cia Paolo Carbone ha guidato una selezione di olivicoltori di Tricarico, Ferrandina, Grassano in una tappa greca per uno scambio di esperienze su come produrre olio extravergine di grande qualità. Gli olivicoltori della collina materana hanno raggiunto Katakolon-Olimpia, dove hanno vissuto da vicino le caratteristiche di in un’azienda agricola specializzata in olivicoltura caratterizzata da un modernissimo frantoio.

«Specie in quest’area della Grecia – ha dichiarato Carbone – la cultura dell’olivo è dell’olio si tocca con mano. Infatti noccioli d’oliva sono stati ritrovati negli scavi del palazzo di Tirino, nelle tombe di Micene e citazioni circa questo prezioso albero si riscontrano nell’Odissea, dove Ulisse aveva intagliato il letto nuziale con enorme tronco di olivo».
Con professionalità e competenza i titolari hanno hanno illustrato le diverse varietà autoctone di olive e le peculiarità dei vari oli di oliva. «Per produrre un olio di qualità – ha aggiunto Carbone – questi scambi di esperienze sono significativi ed utili. Sempre più la nostra organizzazione di produttori deve lavorare per coordinare al meglio tutti i nostri associati al fine di avere un sistema olivicolo Lucano che si contraddistingua in termini qualitativi prodotto e d’innovazione di processo. Sicuramente le prossime misure di emanazione da parte sia del PSR regionale PNRR sono a supporto di questi obiettivi. Il prossimo futuro – ha concluso è realizzare progetti di economia circolare, consolidare l’aggregazione del prodotto, collocare sotto l’unico marchio le eccellenze lucane».

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