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Telefonini e sim card introdotti in carcere a Matera: 29 indagati

Viene applicato per la prima volta nel carcere di Matera l’articolo 391-ter del codice penale, introdotto dal “decreto sicurezza 2020”, a danno di 29 detenuti della casa circondariale della Città dei Sassi, accusati di aver introdotto illecitamente e utilizzato nell’istituto di pena telefoni cellulari e sim card. Le indagini preliminari della polizia di Stato e…
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Viene applicato per la prima volta nel carcere di Matera l’articolo 391-ter del codice penale, introdotto dal “decreto sicurezza 2020”, a danno di 29 detenuti della casa circondariale della Città dei Sassi, accusati di aver introdotto illecitamente e utilizzato nell’istituto di pena telefoni cellulari e sim card.

Le indagini preliminari della polizia di Stato e della polizia penitenziaria si sono chiuse con l’avviso di conclusione di indagini per i 29 che ora dovranno rispondere dell’accusa di “accesso indebito a dispositivi idonei alla comunicazione da parte di soggetti detenuti”, prima illecito disciplinare, trasformato in reato penale, con reclusione da uno a quattro anni, dal decreto sicurezza 2020.
Il 5 settembre 2020, nel bagno della sala destinata ai colloqui tra i detenuti del carcere di Matera e i loro familiari, ignoti avevano occultato un pacco sigillato contenente nove microtelefoni cellulari e altrettante sim card. Il pacco e il suo contenuto sono stati trovati dagli agenti in servizio presso la casa circondariale che hanno avvertito l’autorità giudiziaria e, dopo aver fotografato telefonini e sim card, hanno richiuso il pacco rimettendolo nella posizione in cui era stato trovato. Il pacco è stato poi recuperato due giorni dopo da un detenuto, che era autorizzato ad accedere alla sala colloqui per effettuare le pulizie.
Nel corso delle indagini è stato accertato che le sim erano state attivate a Napoli e formalmente intestate ad alcuni cittadini stranieri. Inoltre si è ricostruito che 29 detenuti, tutti del circuito penitenziario di media sicurezza, hanno effettuato comunicazioni telefoniche con familiari ed amici. I cellulari venivano utilizzati da più detenuti, solitamente ospitati nella stessa cella.

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