Stop alla fuga di cervelli, Bardi: «Renderemo la Basilicata attrattiva per i giovani»

Il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, ha tracciato un quadro chiaro e puntuale delle sfide che attendono la regione, con un focus particolare sul tema cruciale dell’emigrazione giovanile. Le sue parole, pronunciate durante l’incontro con la Uil Basilicata, hanno messo in luce la necessità di un impegno corale per invertire la tendenza allo spopolamento e rendere la Basilicata un territorio attrattivo per le nuove generazioni.

«Il tema dei giovani è un tema caro al governo regionale e per il quale ci stiamo impegnando a trovare le soluzioni necessarie a rendere più attrattiva la Basilicata, affinché la scelta di restare sia dettata non solo da motivazioni di carattere sentimentale, ma di prospettiva, di progettualità, di quella vitalità generativa fondamentale alla crescita culturale, sociale ed economica del territorio», ha sottolineato il governatore.

Le prospettive

Bardi ha sottolineato come la responsabilità di questa situazione sia condivisa da tutti gli attori in gioco: politica, amministratori, sindacati. L’assenza di una visione di sviluppo a lungo termine ha portato allo svuotamento dei centri urbani e all’allontanamento dei giovani, con gravi ripercussioni sul tessuto sociale ed economico della regione.Le soluzioni proposte dal presidente sono ambiziose e puntano a un rilancio complessivo del territorio. L’investimento in infrastrutture, l’incentivazione degli investimenti, lo sviluppo di un’offerta culturale e turistica più ricca e diversificata sono tutti elementi fondamentali per rendere la Basilicata più attrattiva.

Focus sulla formazione

Particolare attenzione è stata dedicata al mondo della formazione, con l’obiettivo di rafforzare l’offerta universitaria e di creare nuove opportunità lavorative per i giovani attraverso la creazione di academy in collaborazione con le imprese.

«L’ateneo lucano pur essendo una piccola università in proporzione alle sue dimensioni registra numeri importanti: nell’anno accademico 2024, al 31 ottobre, ci sono state 1.286 immatricolazioni e 5.437 iscrizioni totali – commenta Bardi – Certo ci sono anche numeri che fanno meno piacere, come quelli relativi all’emigrazione studentesca, ma dobbiamo lavorare incrementando l’offerta formativa, anche quella post laurea».

Poi sulle academy ha concluso dicendo: «Questi percorsi formativi non solo hanno contribuito a contrastare la disoccupazione giovanile, ma hanno anche creato un ponte concreto tra il mondo della formazione e quello del lavoro, dando ai giovani lucani l’opportunità di inserirsi in settori altamente qualificanti e di respiro internazionale».

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