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Smart working in Basilicata, via agli incentivi alle imprese contro lo spopolamento

È in vigore la legge regionale che introduce in Basilicata misure di sostegno e incentivi alle imprese che adottano il lavoro agile o smart working. Gli obiettivi? Maggiore flessibilità lavorativa, miglioramento la qualità della vita dei lavoratori e contrasto dello spopolamento della regione. La disciplina La normativa si basa sulla legge nazionale 81 del 2017…
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È in vigore la legge regionale che introduce in Basilicata misure di sostegno e incentivi alle imprese che adottano il lavoro agile o smart working. Gli obiettivi? Maggiore flessibilità lavorativa, miglioramento la qualità della vita dei lavoratori e contrasto dello spopolamento della regione.

La disciplina

La normativa si basa sulla legge nazionale 81 del 2017 che disciplina il lavoro agile come una modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato senza vincoli di orario o luogo, con una gestione flessibile basata su obiettivi e l’uso di strumenti tecnologici. La Regione Basilicata punta a favorire questa forma di lavoro per incentivare la permanenza dei lavoratori sul territorio. E lo fa con una legge che prevede una serie di misure a favore delle imprese che adottano lo smart working a cui sarà concesso un voucher aziendale a fondo perduto, destinato a consulenze e formazione per l’adozione di piani di riorganizzazione aziendale, acquisto di strumenti tecnologici, corsi di aggiornamento per lavoratori con focus su gestione del tempo, sicurezza e uso delle tecnologie digitali. La legge, inoltre, prevede il sostegno ai Comuni per la creazione di infrastrutture digitali. Una novità introdotta dalla normativa lucana riguarda incentivi alle strutture ricettive che ospitano lavoratori in smart working, per favorire la destagionalizzazione turistica.

Le coperture

Per garantire una gestione efficace degli incentivi, la legge introduce un piano triennale e uno annuale. Per l’attuazione della legge sono stati stanziati 50mila euro per il 2025 e 100mila per il 2026, con possibilità di ulteriori finanziamenti tramite fondi europei, nazionali e regionali. «Questa normativa rappresenta un passo importante per lo sviluppo del lavoro agile in Basilicata – sottolineano dagli uffici potentini della Regione – con la dichiarata ambizione di rendere il territorio più attrattivo per imprese e lavoratori, favorendo una crescita economica sostenibile e contrastando la fuga di talenti».

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