Scuola al via con tante incognite: sistema quasi al collasso, mancano docenti e sugli istituti lo spettro degli accorpamenti

Dimensionamento scolastico, mancanza di docenti e personale Ata, ma anche il rinnovato allarme per i contagi da Covid-19. Quello che inizierà tra pochi giorni (anche se alcuni istituti hanno anticipato la data di avvio delle attività già a questa mattina) si annuncia un anno scolastico funestato dai problemi, come messo in evidenza negli ultimi mesi in particolare dalle sigle sindacali in Puglia e Basilicata.

A cominciare dalla mancanza di personale che verrà coperta dai tanti docenti e collaboratori precari ai quali andranno aggiunti i posti rinvenienti dai finanziamenti previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza. Nella sola regione Puglia saranno 9.800 gli incarichi di supplenze assegnati per gli insegnanti e 2.150 quelli per il personale Ata. Scelte che continuano a penalizzare il sistema dell’istruzione in una regione già fortemente segnata dall’elevato tasso di dispersione scolastica, con una media del 17%, ben oltre quella nazionale. L’organico di diritto non corrisponde alle reali esigenze delle scuole, problematica che ogni anno si traduce in una deroga allo stesso dell’80% in più, tendente sino al prossimo gennaio al 100% mediante l’attivazione di ulteriori posti. Per fare un esempio, l’organico stabile di sostegno per l’anno scolastico 2023/24 è di 9.889 unità a cui si è aggiunta una deroga di 7.809 posti.

Altro tema caldo è quello del dimensionamento scolastico: molte giunte regionali del Paese hanno iniziato a varare gli atti di indirizzo che stanno alla base del provvedimento per l’anno scolastico 2024-25. La Puglia ha approvato l’ipotesi di piano per la riorganizzazione delle rete scolastica lo scorso 8 agosto sulla base del bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2023 e del bilancio pluriennale per il triennio 2023-25. Secondo quanto stabilito dovrebbero essere circa 74 le scuole autonome in meno rispetto alle attuali 631 secondo il criterio del non raggiungimento della media di 961 alunni. Il dimensionamento – come sottolineato dalle sigle sindacali – porterà con se a catena anche una eliminazione dei posti di dirigente scolastico e direttore dei servizi generali e amministrativi, oltre al personale docente e Ata. Per l’anno 2024-25, i comuni interessati dalla riduzione delle autonomie scolastiche in Puglia sono per il momento complessivamente 60: 20 nella provincia di Bari, 10 a Taranto, 8 a Foggia, 10 a Lecce e e 6 nella Bat. Ma la regione italiana più colpita dai tagli decisi dal ministero potrebbe essere la Basilicata, dove verranno interessati circa il 28,7% degli istituti scolastici.

Torna infine, nelle scuole di Puglia e Basilicata, lo spettro dei contagi da Covid-19 con i primi casi di positività al virus che hanno iniziato a comparire tra il personale scolastico. Con l’avvio imminente delle lezioni, in molti istituti pugliesi e lucani si ripresenterà l’impossibilità di gestire gli spazi e i piani degli edifici scolastici, spesso inadeguati oltre che non sufficienti.

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