Regionali in Basilicata, alta tensione nel centrodestra: lite tra FdI e berlusconiani per Bardi

La ricandidatura di Vito Bardi alla presidenza della Basilicata sembra sempre più in bilico. Dopo le dichiarazioni del vicesegretario nazionale della Lega, Andrea Crippa, che nei giorni scorsi aveva chiesto un passo indietro del governatore lucano uscente, ieri a intervenire nel dibattito sulle elezioni regionali è stato Edmondo Cirielli, viceministro degli Esteri: «Bardi deve avere umiltà nel rapportarsi a Fratelli d’Italia», ha detto l’esponente del partito della premier Giorgia Meloni. Immediata la replica di Forza Italia, affidata all’ex parlamentare Vincenzo Taddei: «Non comprendiamo certe affermazioni, Bardi merita di essere riconfermato alla guida della Regione».

Andiamo con ordine. Ieri mattina il segretario nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani, ha provato a “blindare” per l’ennesima volta la ricandidatura di Bardi in Lucania. «Non esistono ipotesi alternative a lui e a Cirio in Piemonte e in Basilicata», ha detto il numero uno dei berlusconiani per poi aggiungere che l’ex generale della Guardia di finanza «è il miglior candidato che il centrodestra possa avere» perché «ha lavorato nell’interesse dei lucani».

Le esternazioni di Tajani non sono bastate, però, a mettere Bardi al sicuro. Prova ne sono state le parole al vetriolo pronunciate da Cirielli che, oltre a essere viceministro, è anche uno degli esponenti più in vista di Fratelli d’Italia. A Potenza per il congresso provinciale dei meloniani, Cirielli non ha avuto esitazioni nel dire che «Bardi deve avere umiltà nel rapportarsi a Fratelli d’Italia», cioè verso «il partito di maggioranza relativa ma anche il partito di qualità con dirigenti di prim’ordine che potrebbero fare il presidente meglio di come lo fa lui». Ma che cosa c’è dietro la “sfuriata” di Cirielli? Secondo molti, le parole del viceministro tradiscono la volontà della premier Giorgia Meloni di imporre un candidato civico al centrodestra lucano. Il nome già c’è e sarebbe quello del presidente degli industriali Francesco Somma, gradito anche ai centristi. Ma da via della Scrofa, quartier generale di Fratelli d’Italia, smentiscono: «Affronteremo il tema – precisano qualificate fonti del partito – confrontandoci con gli alleati, senza forzature». Secondo altri, la frase di Cirielli sarebbe in realtà legata a una richiesta di maggiore coinvolgimento di Fratelli d’Italia nelle decisioni di Bardi. Certo è che i toni e la circostanza scelti dal viceministro rivelano una cosa. E cioè che il nodo delle candidature alle regionali, nella coalizione centrodestra, è ben lungi dall’essere sciolto.

Si vedrà. Nel frattempo, Forza Italia ha replicato a Cirielli. Nel tentativo di non inasprire la polemica, a rispondere a Cirielli non è stato Tajani ma Taddei, ex parlamentare e oggi coordinatore provinciale del partito che ha ricordato come nel centrodestra lucano sia in atto «un proficuo e costruttivo confronto» sul bilancio regionale che dovrà essere approvato in Consiglio nei prossimi giorni». Dopodiché, a proposito dell’invito all’umiltà rivolto da Cirielli a Bardi, Taddei ha aggiunto: «Non si comprendono certe affermazioni in quanto smentite dai fatti. Vito Bardi merita di essere riconfermato alla guida della Regione per quello che ha fatto in questi anni, insieme all’intera giunta, all’interno della quale Fratelli d’Italia è sempre stata rappresentata e ha sempre condiviso percorsi e scelte».

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