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Puglia e Basilicata resilienti ma lo Svimez lancia l’allarme

Puglia, Basilicata, Calabria e Molise il prossimo anno cresceranno economicamente più del resto d’Italia. È questo il dato più significativo che emerge dalla 44esima edizione di “Industria Felix”, l’evento dedicato all’economia organizzato dall’omonimo magazine diretto da Michele Montemurro. Lo studio illustrato è stato realizzato da Cerved e a presentarlo è stata la marketing projects manager…

Puglia, Basilicata, Calabria e Molise il prossimo anno cresceranno economicamente più del resto d’Italia. È questo il dato più significativo che emerge dalla 44esima edizione di “Industria Felix”, l’evento dedicato all’economia organizzato dall’omonimo magazine diretto da Michele Montemurro. Lo studio illustrato è stato realizzato da Cerved e a presentarlo è stata la marketing projects manager Annamaria Bucco. Quest’ultimo entra anche nel merito delle percentuali di crescita previste confrontate al 2019: +3,4%, Calabria +3,6%, Molise +4,6%, Basilicata +4,9% rispetto all’Italia con +2,7%. La cosa particolarmente interessante è che anche in caso di un cambiamento di scenario e una riduzione del Pil, comunque le quattro regioni resisterebbero meglio, perdendo meno “quote di mercato” rispetto al resto d’Italia. Qualora l’economia italiana, nel suo complesso, si attestasse su una riduzione del 2,2%, infatti, questi sarebbero i risultati regionali: Puglia -1,5%, Calabria -1,4%, Molise -0,7%, Basilicata -0,2%. Un ulteriore segnale, dunque, della resilienza territoriale di queste aree che già era stata evidenziata durante la fase più critica della pandemia.

L’impatto maggiore delle bollette sulle imprese meridionali

Se da una parte c’è da tirare un sospiro di sollievo sugli scenari futuri, dall’altra ci pensa lo Svimez a lanciare l’allarme rispetto all’attuale scenario e alle conseguenze per il Mezzogiorno. «L’impatto dell’aumento dei costi energetici nel settore idrico è più alto al Sud più alto rispetto al Nord per effetto della minore dimensione delle imprese – sottolinea Luca Bianchi, direttore dello Svimez-. Incrementi di quasi 10 volte del prezzo dell’energia comportano un impatto fino al 40% del fatturato delle imprese del Sud, contro il 25% del Centro Nord. Numeri che, se non compensati, rischiano di spegnere quelle luci che grazie anche al Pnrr si stavano accendendo anche nel Mezzogiorno».

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