«Nessun aumento del canone idrico e l’istituzione rapida di un tavolo di crisi», è la risposta che il governatore della Basilicata Vito Bardi e l’assessore regionale all’Agricoltura Alessandro Galella hanno dato ieri, a Potenza, agli agricoltori lucani che stavano presidiando il piazzale antistante la sede della Regione. La loro assenza avanti ieri, all’arrivo degli agricoltori davanti al palazzo regionale, dopo la marcia dei trattori dal Metapontino e dalle altre zone della Basilicata, aveva creato tensioni e malumori.
«Nessuno ci ascolta» avevano evidenziato gli agricoltori, facendo sapere che non si sarebbero mossi fino all’arrivo del governatore Bardi, per poter aprire un tavolo dove discutere dei problemi che attanagliano il mondo agricolo. Il primo ad arrivare ieri mattina è stato l’assessore all’Agricoltura Alessandro Galella. Poi, verso mezzogiorno è arrivato anche il presidente della Regione Basilicata Vito Bardi. «Tutte le iniziative che si possono risolvere a livello regionale le risolveremo, a partire dal canone irriguo del consorzio di bonifica che non subirà alcun aumento», ha detto il governatore Bardi.
«Ma c’è anche – ha aggiunto – il massimo impegno per supportare il governo nazionale nelle iniziative a sostegno del settore agricolo». Gli agricoltori incassano così un piccolo risultato. Durante l’incontro di ieri, infatti, è stato calendarizzato per mercoledì 14 febbraio un tavolo tecnico in Regione, utile per fare il punto sulle istanze rappresentate dal mondo agricolo. Le richieste dei manifestanti sono contenute in un documento consegnato avanti ieri al capo di gabinetto della Giunta Michele Busciolano. Tra le promesse fatte dal governatore lucano Bardi e dall’assessore Galella ai manifestanti c’è, invece, anche quella dell’impegno a richiedere lo stato di calamità per affrontare l’emergenza cinghiali.