Pessolano (Azione): «Assenza di lucani nel governo, fattore molto grave per la Basilicata»

«L’assenza di lucani nei ruoli chiave del governo di Giorgia Meloni, un fatto politico molto significativo e di cui gli elettori dovranno tenere conto, rischia di far retrocedere la nostra Basilicata nei bassifondi delle classifiche».  Questa la posizione del segretario regionale di Azione, Donato Pessolano, dopo la comunicazione del Consiglio dei Ministri relativa alla nomina dei 31 sottosegretari e deleghe per i vice ministri. Nessun esponente lucano tra le scelte, dunque niente da fare per l’ex sottosegretario Giuseppe Moles (Forza Italia), ma anche per l’ex senatore Pasquale Pepe (Lega), gli unici a giocarsi qualche chances.

«Coerentemente con il governo Bardi che ha tagliato fuori le nostre eccellenze e i migliori manager lucani della PA per fare posto a campani che non si stanno affatto dimostrando migliori dei lucani e che non hanno certo a cuore il destino della Basilicata, così Meloni ha deciso di cancellare la Basilicata dal suo governo», ha specificato ancora il leader lucano di Azione che poi ha aggiunto: «Non tocca a noi dirlo ma di profili esperti nel centrodestra lucano, in grado di assumere una responsabilità di governo, ce ne sono ma evidentemente per Meloni la nostra regione non merita di sedere ai tavoli delle decisioni più importanti».

Per Pessolano non ci voleva questa offesa per il territorio e il popolo lucano. «Che peso avrà la Basilicata nell’agenda Meloni? Che rilevanza nazionale avranno i temi dello sviluppo che riguardano la nostra regione? Chi si occuperà seriamente di Stellantis e di gas? Forse pensano davvero che la logica dei bonus possa bastare per frenare la crescita della povertà e lo spopolamento? Eppure questa è terra di energia e acqua, di automotive e di export, di agricoltura e innovazione tecnologica, di capitale umano e paesaggistico; la stessa che ha dato all’Italia, grazie a Matera, l’onore di essere al centro del mondo e di diventare nuovo modello di sviluppo culturale e sociale», ha concluso il potentino.

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