Un passo indietro per dimostrare ancora una volta coerenza e senso di responsabilità. È la decisione comunicata dal già assessore regionale Enzo Acito, il quale ha inviato una lettera al presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi per annunciare di non essere disponibile al ruolo di assessore all’Agricoltura, oramai libero dopo le dimissioni di Franco Cupparo a seguito dell’inchiesta sulla malasanità. La nomina del nuovo componente di Giunta spetterebbe ad un esponente del partito di Forza Italia, infatti, la lotta sarebbe tra due materani: oltre ad Acito, in lizza c’è anche il già onorevole Michele Casino: «Si rincorrono voci, da qualche mese, di un probabile incarico di assessore regionale al sottoscritto – ha esordito Acito -. Manca poco più di un anno alla scadenza elettorale, bisogna accelerare per affrontare le emergenze croniche che tormentano questa regione. Il tempo delle decisioni si è dilatato a dismisura a causa dell’altra candidatura dello stesso partito di Forza Italia. Mi sono chiesto in questo quattro mesi: dov’è Forza Italia in questa Regione?». L’ingegnere materano è apparso deluso dal comportamento del partito lucano di Forza Italia e, in particolare, non ha risparmiato aspre critiche nei riguardi di un suo collega di partito: «Nessuno ha convocato tavoli o promosso incontri per chiedere opinioni, per condividere proposte, per esplorare possibili soluzioni o rinunce. Forza Italia, in questa regione è, ormai, un partito impalpabile, inconsistente, evanescente. Le criticità regionali, però, non ammettono tempi dilatati, meritano risposte e decisioni in tempo reale, ma Forza Italia in regione Basilicata ha sembianze ormai virtuali, unicamente concentrato, da ottobre ad oggi, nella difesa dell’interesse del singolo esponente che, non eletto nelle ultime consultazioni politiche, ha riversato la sua attenzione su un posto da occupare, a qualsiasi costo, anche a rischio di provocare la paralisi della politica agricola regionale». Il riferimento è chiaramente a Michele Casino con cui Acito ha condiviso un lungo percorso in questi anni, culminato con il sostegno alle recenti elezioni politiche. In ogni caso, l’ingegnere ha maturato la sua scelta in maniera serena e non intende tornare indietro sui suoi passi: «La mia coscienza mi richiama all’ordine, mi invita ad impedire di essere involontario pomo della discordia e motivo della mancata ricomposizione della giunta da oltre quattro mesi e mi impone di dimostrare ancora una volta coerenza e senso di responsabilità, di non rinnegare la coscienza civica che mi ha guidato ogni volta che ho ricoperto un ruolo pubblico. Pertanto, caro Presidente, faccio un passo indietro». Da qui poi il nuovo attacco verso il suo “competitor” materano: «Lascio spazio, mio malgrado, a chi si è autocandidato, con il sostegno delle poderose pressioni romane, a ricoprire quella carica assessorile; lo faccio con animo sereno, distante anni luce dall’arroganza di quella politica, prepotente e traditrice, fatta di personalismi, di sfacciata ipocrisia, elargita a piene mani prima delle elezioni, e di galoppante amnesia, svelata sistematicamente dopo. Il passo indietro che l’inconsistente partito regionale aspettava da oltre 4 mesi; lo faccio con la profonda consapevolezza che, in politica, il bene pubblico deve essere sempre anteposto a quello privato». Dunque Acito ha dichiarato di proseguire esclusivamente con la sua vita da libero professionista, manifestando per l’ennesima volta tutta la delusione verso l’ex onorevole: «In pace con la mia Coscienza e con profonda serenità d’animo, ne prendo atto e ritorno, senza indugi, alla mia professione di tutti i giorni che, per fortuna, non mi tradisce, che non mi chiama pubblicamente fratello finché sei in campagna elettorale e devi portare voti, che è lontana dalle autocelebrazioni, dalle ipocrisie e dalle amnesie di certa politica, quella con la p minuscola». Intanto da Roma cercano di trovare una soluzione per ricompattare il partito: si lavora per affidare il coordinamento regionale a Franco Cupparo, mentre il nuovo assessore potrebbe essere l’attuale consigliere regionale, Dino Bellettieri. Ore calde nei salotti romani e lucani del partito, si attendono solamente gli annunci.
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Di Serena Nuzzaco24 Novembre 2024