Non si è fatta attendere la risposta del primo cittadino di Matera, Domenico Bennardi dopo le dichiarazioni del consigliere regionale, Piergiorgio Quarto e i tweet del presidente della Regione, Vito Bardi che annunciavano un triste epilogo per la futura nascita della Scuola sperimentale di cinematografia nella Città dei Sassi.
Il primo cittadino ha reso pubblica la nota del Centro Sperimentale di Cinematografia, inviata in data 11 aprile 2022, che «comunica formalmente, dopo una serie di confronti, colloqui e incontri alla presenza della Regione, che a seguito di sopralluoghi, la sede di via Lazazzera non è risultata idonea relativamente ai corsi per motivi tecnici e di sicurezza».
Ma il dialogo con i vertici del Csc non si ferma, anzi. Il sindaco, infatti, ribadisce come «dall’inizio questa amministrazione ha perseguito tutte le relazioni possibili per avere il centro a Matera perché riteniamo strategico e fondamentale investire sulla industria creativa audiovisiva e cinematografica mediante la formazione di una ente cosi prestigioso».
Bennardi ha anche specificato come oggi il Csc abbia un nuovo management che sta rivedendo tutti i protocolli d’intesa già siglati dalla precedente direzione nelle varie regioni italiane. «Preso atto di questa decisione del Csc – aggiunge -, ci siamo subito prodigati a trovare altre location adatte. Nel frattempo faccio notare come sia anche cambiata l’esigenza didattica del Csc con la pandemia (l’accordo era siglato in fase pre-pandemica) che ora punta su dei corsi diversi da quelli previsti dal protocollo».
Il sindaco quindi rispedisce al mittente le accuse, affermando che «la nota era a conoscenza della Regione Basilicata. Da qui, abbiamo ritenuto in una delibera di giunta, di destinare la sede di via Lazazzera alla Polizia Locale per fornire loro una sede idonea in base all’attività svolta».
Da parte del Csc «c’è la massima disponibilità su realizzare dei corsi di eccellenza con docenti importanti da attivare nella Città dei Sassi» puntualizza il sindaco.
Nessun problema, dunque: si lavora per portare a casa l’obiettivo. «A metà luglio ci sarà un nuovo sopraluogo per mostrare le nostre proposte. Rimango tuttavia deluso e sconcertato dalle parole del presidente Bardi e del consigliere Quarto, dal momento che mi pare che le informazioni non arrivino in maniera puntuale e precisa. Noi abbiamo fatto tutti i passaggi e vogliamo che questa possibilità diventi presto realtà».
Guido Tortorelli
