È stato depositato il progetto definitivo del restauro del Cinema Teatro Duni. A dichiarare la notizia è il Comune di Matera che ha annunciato l’ulteriore passo in avanti da parte del gruppo di progettisti, coordinato dall’architetto materano Luigi Acito, vincitore della procedura pubblica per la progettazione, direzione lavori e sicurezza.
Il progetto prevede due modalità di intervento, ovvero il restauro conservativo e l’adeguamento funzionale. Nella nota è specificato che il restauro riguarderà tutti gli elementi architettonici di rilievo e in particolare il vestibolo-foyer, biglietto da visita del teatro, progettato nel 1947 da Ettore Stella; l’adeguamento funzionale riguarderà la sala in ragione dell’acustica, tutti i servizi agli attori e agli spettatori e soprattutto la macchina scenica. È da qui, infatti, che si concentrerà l’innovazione tecnologica per adattare il palcoscenico e golfo mistico ad accogliere eventi teatrali e musicali di una certa rilevanza.
«Il progetto è stato calibrato sulle previsioni di destinazione e di spesa del progetto preliminare, redatto a suo tempo dall’ufficio tecnico del Comune – è evidenziato nella nota – e nel rispetto delle previsioni del successivo bando di gara. In questa prospettiva dovendo soprattutto rispettare il budget previsto dall’attuale finanziamento (4,5 milioni di euro, di cui 3,5 per lavori) e considerando il notevole aumento dei prezzi delle materie prime post pandemia, il progetto non prevede forniture (sistemi di sollevamento dei podi mobili, sistemi di controllo centralizzato degli impianti) che necessitano di finanziamenti aggiuntivi».
Dall’amministrazione comunale comunicano anche si sta lavorando per acquisire alcuni ambienti adiacenti l’edificio teatrale, indispensabili per ottimizzare la gestione e l’organizzazione del teatro. Ora il Comune dovrà nominare il nuovo RUP (Responsabile del Procedimento) per «attivare ulteriori saggi richiesti dai progettisti e per organizzare la conferenza di servizio utile per ottenere dagli enti interessati i pareri di competenza».
Guido Tortorelli