Dieci piccoli manufatti in terracotta di interesse archeologico sono stati scoperti e sequestrati dalla Polizia di Stato di Matera. È successo durante un’attività antidroga che ha portato gli agenti, in cerca di sostanze stupefacenti, a perquisire l’abitazione di un sospetto.
L’uomo è stato denunciato per ricettazione. Gli oggetti sono stati consegnati oggi alla Soprintendenza dell’archeologia, delle belle arti e del paesaggio della Basilicata, in un incontro in Questura. Si tratta di piccole anfore, vasi e piattini, di altezza variabile fra i 2 e i 17 centimetri, che sono attribuiti al periodo compreso tra il V ed il III secolo a. C., con funzione di recipienti utilizzati per la conservazione di cibi ed essenze. Venivano generalmente posti all’interno dei corredi funebri.
A questi beni di interesse archeologico la Polizia è risalita durante un servizio antidroga. Gli agenti erano sulle tracce di un 46enne di Matera e lo hanno colto in flagranza di reato mentre cedeva una dose di hashish a un 35enne. Oltre alla perquisizione a casa dello spacciatore, dove sono stati trovati altri 28 grammi della stessa sostanza, è stata ispezionata anche la casa del 35enne e qui sono stati rinvenuti i manufatti in creta. Subito la Polizia ha allertato la Soprintendenza che ha stabilito l’ipotetica datazione e da oggi li ha acquisiti al proprio patrimonio. Saranno esposti nei musei presenti in provincia di Matera.