Matera, nuovo regolamento per i riti civili fuori dalla casa comunale

«Si tratta di un cambio di passo importante. Il fatturato totale del comparto matrimoni è pari a 33 miliardi di euro. Nel segmento del wedding nazionale, che comprende matrimoni italiani e stranieri, il fatturato è di 10 miliardi di euro e il Mezzogiorno è in testa sul numero di eventi matrimoniali realizzati in Italia. Dopo la pandemia, che di fatto ha messo in ginocchio il settore, il settore riparte con 30mila eventi per 100mila occupati. Considerando i matrimoni annullati o rimandati dal 2020 ad oggi, si può benissimo immaginare oltre che auspicare una ripartenza nei prossimi mesi, tenendo conto anche delle comunioni e cresime». Questo il commento del sindaco di Matera, Domenico Bennardi, dopo l’approvazione del nuovo regolamento sull’organizzazione del servizio di celebrazione dei matrimoni civili e delle unioni civili, che con un disciplinare regolamenta i riti civili fuori dalla casa comunale.

Il disciplinare per la celebrazione dei riti civili fuori dalla casa del Comune prevede una serie di caratteristiche e requisiti necessari, tra cui «il fatto che gli immobili dovranno trovarsi in forma temporanea, nella piena disponibilità giuridica del Comune» specifica il sindaco.

A detta di Bennardi, si tratta di una grande opportunità: «Se a ciò si aggiunge l’appeal di una città come Matera e la magia che sa offrire nel desiderio di sposarsi in una città senza tempo – continua il pentastellato – questo atto amministrativo può essere davvero determinante per una ripartenza economica e occupazionale nel settore del turismo matrimoniale. Non solo, ma la possibilità di poter scegliere location diverse ed esterne rispetto alla sola casa comunale per il giorno del proprio matrimonio o unione, offre una risposta importante al diritto dei cittadini di avere un luogo consono rispetto alle proprie aspettative» conclude il primo cittadino.

Guido Tortorelli

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