«Il numero di domande presentate alla data di scadenza del bando ITI per la Città di Matera pari a 340 istanze testimonia la volontà del tessuto imprenditoriale e professionale cittadino di non voler piegare il capo dinanzi alle nuove difficoltà determinate dalla guerra russo-ucraina e dalle sue conseguenze in primis sul rincaro dei costi dell’energia e delle materie prime anzi di voler rilanciare verso un nuovo sviluppo e di conseguenza nuova occupazione». Questa la posizione di Angela Martino a Bruno Paolicelli, rispettivamente presidente di Confesercenti e presidente vicario di Cna Matera.
Martino e Paolicelli evidenziano che sulla Linea A, quella riservata ad imprese e professionisti con meno di 12 mesi di attività, sono state presentate 34 istanze, motivo per cui, a fronte di un budget di 1.428.600,00 euro, la richiesta di contributo, cui corrispondono investimenti per oltre 3,5 milioni di euro, è stata pari a 1.8666.055,00 con uno sforamento di oltre 400.000,00 euro. Martino e Paolicelli sottolineano anche la situazione sulla linea B, riservata ad imprese e professionisti con almeno 12 mesi di attività, dove le istanze presentate sono state 306: con un budget assegnato di 3.333.400,00 euro, gli investimenti previsti sono pari ad oltre 28 milioni di euro e il contributo richiesto è pari a 14.533.946,00 euro con uno sforamento di oltre 11 milioni di euro.
«A fronte di oltre 30 milioni di euro che le imprese e i professionisti intendono investire con una azione di sicuro anticiclica rispetto alle attuali difficoltà del tessuto produttivo, chiediamo all’Assessore Galella di tenere fede all’impegno preso nel corso della presentazione del Bando Iti Matera promossa dalle due Associazione in data 20 aprile all’Hotel San Domenico» aggiungono la presidente di Confesercenti e il presidente vicario di Cna Matera.
A detta di Martino e Paolicelli, nel corso dell’evento il rappresentante della Giunta regionale aveva rassicurato che nel caso in cui le richieste fossero state superiori al budget disponibile, ci sarebbe stato l’impegno della Regione a stanziare fondi aggiuntivi. Quindi la somma che le due Associazioni chiedono che venga assegnata è pari a circa 11,5 milioni di euro per il soddisfacimento di tutte le istanze presentate.
«Sono in arrivo risorse importanti dai nuovi accordi sulle royalties petrolifere come pure ci sarebbe la possibilità di utilizzare residui a valere sulla programmazione comunitaria POR FESR 2014/2020. L’importante è che la Regione faccia presto gli atti necessari» concludono.
Guido Tortorelli