Matera, avviato il progetto di digitalizzazione della biblioteca “Stigliani”

«Si tratta di un progetto innovativo fortemente voluto dall’ente che presiedo e dalla Biblioteca Stigliani e che a breve garantirà, anche a chi è fisicamente lontano dalla sede, una più ampia fruizione del patrimonio». Questo il commento del presidente della Provincia di Matera, Pierro Marrese sul progetto che avvia la transizione digitale della Biblioteca “T.Stigliani” della Città dei Sassi. Il primo step finanziato con i fondi provinciali ha «l’obiettivo di digitalizzare una parte delle collezioni antiche conservate presso la biblioteca, ma questo progetto guarda con estrema attenzione alle opportunità che potranno essere colte con gli imminenti bandi del PNRR – aggiunge Marrese -, che andranno a sostenere e sviluppare ulteriormente iniziative di questo genere creando così una spirale virtuosa di ricadute economiche sia dal punto di vista imprenditoriale ed occupazionale, sia dal potenziamento che il nostro patrimonio culturale genera come attrattore turistico».

L’ambizioso progetto comprende «i fondi antichi ivi contenuti, di meta-datazione del patrimonio librario e la loro pubblicazione on line», comportando la creazione di un archivio digitale che ne consenta la valorizzazione e la fruizione da parte di studiosi e cittadini interessati.

La responsabile della Biblioteca, Antonella Nota, ha dichiarato: «Il progetto è molto ambizioso e richiederà uno sviluppo per fasi successive. È stato ideato per la salvaguardia dei testi rari e di pregio, patrimonio inestimabile della biblioteca, che coniuga le esigenze di tutela con una ampia valorizzazione, fruizione e divulgazione dei materiali interessati. Per la prima volta le opere, ora affidate solo alla caducità della carta, saranno rese accessibili attraverso internet in formato digitale. Prevenzione e recupero di volumi sottratti, piccoli restauri, consultazione del materiale senza limiti di spazio e di tempo, saranno solo alcuni dei vantaggi anche economici che comporta il progetto, dopo il quale la visione delle copie digitali potrà essere l’alternativa alla consultazione di quelle originali».

Per la prima fase è stato costituito un gruppo di lavoro che coinvolge oltre al personale bibliotecario ed esperti di nuove tecnologie, anche studiosi dell’Università di Tor Vergata di Roma e la Direzione della Pinacoteca D’Errico di Palazzo San Gervasio.

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