«Non ci saranno nuovi boschi verticali nelle aree produttive di Matera». Prova così a fare chiarezza la maggioranza di governo guidata da Domenico Bennardi, che ha voluto rispondere alle ultime prese di posizione da parte dei consiglieri di opposizione sulla classificazione d’uso degli edifici, gli aspetti di dettaglio della disciplina del Paip e i perimetri dei Piani sovraordinati.
In una nota, la maggioranza ha precisato come il provvedimento in oggetto specifica «senza possibilità di interpretazioni che il Paip era e resterà Paip, ma con i chiarimenti che sono stati votati in maniera sacrosanta; stiamo dicendo alla città e agli uffici come applicare correttamente la tabella dell’articolo 48, per salvaguardare e migliorare le condizioni di un tessuto produttivo importante per la storia e, soprattutto, il futuro della nostra città».
Per la coalizione Bennardi modificare i piani, aggiornarli, precisarli, aggiungere e togliere contenuti è un’azione che «non va temuta, quando le finalità di questi provvedimenti sono rivolte ai cittadini, al miglioramento degli spazi di vita quotidiana e di lavoro. Anzi, il Regolamento urbanistico, in altre realtà denominato “Piano del sindaco”, deve essere aggiornato periodicamente, in media ogni 5 anni, proprio perché normare le trasformazioni urbanistiche, anche di recupero, rinnovo, rigenerazione all’interno del tessuto urbano diventa stringente e necessario».
Discorso differente, hanno evidenziato ancora, è e sarà con il Piano strutturale, che invece ha una durata e visione di medio e lungo termine, in quanto «agisce nel territorio rurale e aperto. Quindi, non ci saranno stravolgimenti della città e speculazioni».
Da qui la maggioranza ha voluto rassicurare la comunità anche sulla questione relativa alla procedura. A seguito delle interlocuzioni che l’assessore e gli uffici hanno avuto con gli enti sovraordinati, in primis la Regione ma anche l’Asi e l’Ente Parco, si è ritenuto giusto «procedere con la variante normativa cosiddetta “semplificata” (ovvero il comma 6 bis della legge urbanistica regionale), perchè non va ad incidere sulla densità edilizia e sui regimi d’uso». Nella nota è stato ribadito come tutto ciò non abbia escluso ovviamente il processo partecipativo, perché «abbiamo adottato il provvedimento lo scorso 4 novembre, lo stesso è stato poi pubblicato, non ha ricevuto nessuna osservazione, è stato inviato a tutti gli enti competenti (anche questi non hanno avuto nulla da eccepire) e approvato in Consiglio. Questo provvedimento rappresenta uno strumento utile per agevolare anche l’attività dei tecnici professionisti, impegnati quotidianamente in questa città per contribuire al suo progresso e alla sua crescita e invitiamo pertanto tutti gli ordini professionali a divulgarlo», hanno poi concluso.