Con una nota indirizzata al presidente della Giunta regionale Vito Bardi e al direttore dell’Arlab Donato Ramunno, i segretari della Cisl Fp Giovanni Sarli e Vincenzo Pernetti evidenziano «il disagio e il malcontento vissuto dei dipendenti dei centri per l’impiego a causa delle inadempienze della parte pubblica che portano ad innumerevoli difficoltà nell’erogazione dei servizi».
I due sindacalisti della Cisl Fp richiedono «l’apertura di un tavolo permanente, presso la Regione Basilicata, per il rilancio e il potenziamento dei Cpi» e preannunciano che «nel caso in cui i ritardi non saranno superati nel più breve tempo possibile, la Cisl Fp attiverà azioni legali e di protesta su tutto il territorio regionale a tutela dei diritti dei dipendenti dei centri per l’impiego».
A detta del sindacato, nonostante i continui solleciti, restano irrisolti da parte dell’amministrazione regionale una serie di nodi: dalla fortissima carenza del personale in organico, al punto che si rischia la chiusura di alcuni uffici rimasti ormai privi di dipendenti per effetto dei pensionamenti, al ritardo nella definizione delle procedure e dei tempi necessari per l’assunzione di nuovo personale, già definite come fabbisogno per il rafforzamento dei centri per l’impiego, fino al mancato riscontro sulle eventuali proroghe o su altre misure relative alla continuità delle attività assegnate ai navigator.
Sarli e Pernetti rimarcano nella nota che «i dipendenti dei centri per l’impiego non hanno ancora percepito, a differenza del resto dei dipendenti regionali, il pagamento della produttività 2020 e 2021 a causa dei ritardi da parte dell’amministrazione. I lavoratori, nonostante le carenze di organico, sopperiscono con diligenza alle nuove sfide e richieste che i Cpi sono chiamati ad assolvere. Denunciamo con forza le ripercussioni dovute alle inadempienze della parte pubblica sull’efficacia ed efficienza dei servizi resi agli utenti sul territorio regionale».