«Abbiamo il diritto di sapere se la Regione ha le risorse necessarie per questo ultimo trimestre dell’anno». Questa la richiesta avanzata da Anisap nei riguardi della Regione Basilicata guidata dal governatore Vito Bardi. A detta del presidente, Roberto Cicchetti, il comparto della specialistica ambulatoriale accreditata regionale continua a vivere una situazione di incertezza paradossale: «Da una parte cresce il fabbisogno delle prestazioni, come conferma il costante ricorso degli utenti ai nostri centri, e dall’altra la Regione non è ancora in grado di confermare le risorse finanziarie necessarie per la nostra attività nell’ultimo trimestre dell’anno».
Da qui la necessità di fare presto chiarezza sulla questione. «È un elemento di informazione dovuta se non altro per il rispetto dovuto ai titolari delle strutture che, dando prova di responsabilità e piena consapevolezza dei bisogni di cura dei cittadini, non hanno mai interrotto l’erogazione delle prestazioni, alleggerendo i tempi delle liste di attesa delle strutture pubbliche».
Il presidente materano ha rimarcato come la situazione sia invece ferma al disegno di legge, proposto dalla Giunta e approvato dal Consiglio Regionale, con 5 milioni di euro che «basteranno a coprire il fabbisogno della specialistica ambulatoriale al 30 settembre scorso».
Dunque il numero uno di Anisap ha sottolineato come «dal primo ottobre scorso stiamo lavorando senza sapere se le prestazioni ci saranno remunerate secondo i rapporti convenzionali in essere». La questione è nota oramai da oltre tre mesi e l’Anisap l’ha denunciata «in tutte le forme possibili secondo una metodologia che è rispettosa dell’interlocutore istituzionale. Alle strutture di laboratorio, in particolare, è stato tagliato dapprima il 40% della tariffa e con la delibera di Giunta Regionale 482/2022 sono state assegnate risorse che coprono soltanto il 60% del fabbisogno».
Per il presidente Roberto Cicchetti un duplice effetto devastante, a cui però non è conseguito un’azione urlata e plateale, ma al contrario responsabile verso il cittadino e rispettosa dell’amministrazione regionale in un periodo storico difficile da gestire. «La delibera di Giunta Regionale 482, che stanzia e distribuisce (peraltro in maniera incongrua) le risorse destinate per legge, si è dimostrata uno strumento del tutto insufficiente, infatti a fronte di 25,7 milioni di euro si prevedeva un fabbisogno ulteriore di circa il 40%», ha poi concluso il materano.