In bici per Alfonsina Strada, l’unica donna al Giro d’Italia: si parte dalla Basilicata

Passerà anche per la Puglia (10 luglio, Modugno-Lucera e 11 luglio, Lucera-Campobasso), dopo essere partita dalla Basilicata nella giornata di domani, “La bellezza in bicicletta. 100 anni e 1000 chilometri con Alfonsina Strada”, il nuovo progetto di Andrea Satta, cantante dei Tetes de Bois, dedicato alla prima e unica donna nella storia a correre il Giro d’Italia insieme agli uomini.

La corsa

L’itinerario percorso da Alfonsina 100 anni fa andò da Matera a Bologna, passando per Modugno, Lucera, Campobasso, Castel di Sangro, Sulmona, L’Aquila, Terni, Perugia, Lucignano, Passo dei Mandrioli e Faenza. Dall’8 al 21 luglio un viaggio tra immagini, canzoni, racconti e versi, in sella a una bici, per celebrare le conquiste delle donne e per ricordare quanto ancora c’è da fare, per incontrare le operatrici dei centri antiviolenza che racconteranno il percorso, anche questo a tappe, nella conquista dei diritti delle donne e le prossime sfide per la parità di genere. Ogni sera in scena per raccontare Alfonsina e il suo tempo, il suo mondo e il profilo di altre donne all’avanguardia nella creatività e nei diritti. Di giorno si pedala, la sera si ascolta, si racconta, si legge, si suona con le artiste invitate. Ad accompagnare il viaggio l’immagine realizzata dall’artista Alice Pasquini.

Il progetto

Il progetto, realizzato in collaborazione con la fondazione “Una Nessuna Centomila” e in stretto collegamento con i centri antiviolenza, terminerà sul palco allestito in piazza Lucio Dalla a Bologna tra due domeniche alle 21, dove oltre 100 biciclette illumineranno il palco producendo l’energia necessaria per l’impianto audio-luci dell’intero spettacolo dal vivo. «Nel 2024 ricorrono i 100 anni del Giro d’Italia – spiega Andrea Satta, ideatore del progetto – di Alfonsina Strada, la prima e unica donna a correre il Giro insieme ai maschi. Lei arrivò fuori tempo massimo, ma completò la gara, stretta fra vestiti che ne nascondevano le forme per sembrare meno femmina possibile e vincere così lo scherno maschile che allora come oggi governava il mondo, relegando anche nello sport, la presenza delle donne a pura coreografia e curiosità».

«Uno degli obiettivi della fondazione ‘Una Nessuna Centomila’ – dichiara la presidente Giulia Minoli – è valorizzare la memoria storica e le conquiste di alcune donne che non hanno avuto la visibilità che meritavano e che, anzi, troppo spesso sono state dimenticate dalla storia, come Alfonsina Strada. Per noi è importante accompagnare e sostenere questo viaggio, perché ci permette di tenere viva la memoria di una conquista, ricordando una figura che può essere un esempio virtuoso per le giovani. Per questa ragione abbiamo coinvolto, nelle varie tappe di questo progetto, i centri antiviolenza, che potranno raccontare lo straordinario lavoro che fanno per accompagnare le donne nei loro percorsi di fuoriuscita dalla violenza».

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