Nel “Gattopardo” di Tomasi di Lampedusa c’è ancora una verità italiana: tutto cambia perché nulla cambi. Dopo l’annuncio di circa quattro mesi fa e con le trattative che durano da almeno otto mesi, il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, ha annunciato la nuova squadra di governo. Nuova, si fa per dire, ma soprattutto già instabile prima ancora di operare.
«La giunta – comunica Bardi – sarà composta dal dottor Gerardo Bellettieri, che prenderà le deleghe alle attività produttive, formazione, lavoro e sport. L’ingegnere Vincenzo Acito avrà le deleghe ad Ambiente ed Energia. Il dottore Vincenzo Baldassarre avrà la delega dell’Agricoltura. L’architetta Donatella Merra prenderà la delega alle infrastrutture. L’avvocato. Francesco Fanelli assumerà anche la vicepresidenza e prenderà le deleghe alla Sanità e alle politiche sociali».
Confermati dunque Merra e Fanelli, entrambi della Lega, mentre per Forza Italia entrano in gioco i due consiglieri supplenti che prendono il posto dei due precedenti assessori Leone e Cupparo, non cambiando di fatto l’equilibrio. L’unica new entry è Baldassare, il quale dopo aver abbandonato “Idea” per approdare a “Fratelli d’Italia”, si rende protagonista di un nuovo cambio prima dell’annuncio di Bardi, lasciando il gruppo della Meloni. «I miei elettori e tantissimi cittadini chiedono a tutti noi di fare presto – dichiara in una nota -. Per questo motivo ho deciso di lasciare Fratelli d’Italia, che al momento ha una posizione rigida che non condivido, la quale impedisce una rapida soluzione. Il mio impegno resta all’interno della maggioranza, a sostegno del Presidente Bardi e del mandato consegnatoci dai cittadini: il cambiamento si fa governando. Ci aspettano tante decisioni importanti per il futuro della Basilicata e non possiamo sottrarci alle nostre responsabilità».
Quale futuro per questa Giunta? Domanda che si pongono in tanti, dal momento che sembra evidente che questa scelta del governatore non abbia soddisfatto più di qualcuno: Fratelli d’Italia, infatti, non è più parte della maggioranza e la sua posizione, da oggi, è molto chiara.
«Dispiace che il presidente Bardi abbia scelto di fare a meno di Fratelli d’Italia nel Governo della Basilicata. Fatichiamo – si apprende nella nota – sempre di più a comprendere le scelte di un Presidente che dovrebbe essere consapevole degli impegni assunti con i cittadini e con le forze politiche che lo hanno indicato e fatto conoscere agli elettori. Diventa sempre più preoccupante l’atteggiamento teso a frenare la crescita di Fratelli d’Italia piuttosto che a lavorare bene dimostrandosi all’altezza del ruolo. Abbiamo atteso in questi mesi un cambio di passo che il presidente Bardi ha formalmente assicurato accettando pazientemente di attendere e trovandoci ripagati da un immeritato tradimento politico. Il mercimonio, lo scambio di poltrone, i giochi di potere, le equivoche presenze in ruoli di governo e sottogoverno non ci interessano e per questo abbiamo compattamente respinto ogni profferta compensativa a danno di chi ha lavorato con competenza e qualità. Abbiamo dimostrato più volte – conclude il partito – in tutta Italia di essere pronti a dare il nostro contributo per il bene comune e continueremo a farlo anche in opposizione da oggi in Basilicata».
Da comprendere cosa accadrà nella seduta del consiglio regionale convocata per martedì 15 marzo: oltre FdI, il governatore lucano non potrà contare sul sostegno dell’ex assessore Rocco Leone e di alcuni esponenti della Lega. Molto probabilmente Carmine Cicala non riuscirà a essere eletto come presidente del Consiglio, pertanto, si riaprono le trattative con Italia Viva, il consigliere Pd Carlo Trerotola e un esponente del M5S che ascoltano e aspettano un dialogo.
La sensazione è che si voglia arrivare almeno fino alla prossima primavera, quando ci saranno le elezioni politiche, ma non è da dimenticare la data di fine marzo, dove si voterà per l’approvazione del bilancio che rappresenta un giorno chiave per la politica della regione lucana.