Il presidente della Regione, Vito Bardi, ha firmato una legge che permetterà ai residenti di non pagare il gas nella propria bolletta nei prossimi mesi. Si tratta di una misura nata per contrastare il significativo aumento dei costi del gas e dell’energia in generale.
La legge è stata approvata dal Consiglio regionale lucano a metà agosto e prevede «l’erogazione gratuita mediante rimborso della componente energia del prezzo del gas fornito per le utenze domestiche dei residenti della Regione». Il rimborso interessa quindi solamente il gas che viene consumato da ogni utenza famigliare ogni mese, mentre il pagamento degli altri costi relativi al gas che sono comunque parte della bolletta – oneri di sistema, gestione del contatore, trasporto – sarà ancora a carico degli utenti. A detta della Regione, ci sarà un risparmio circa del 50%.
Un modello che sembra vincente in virtù di due fattori chiave: la non numerosa popolazione e il giacimento di gas della Val D’Agri, alla cui società che si occupa delle estrazioni, è stata offerta una proroga per proseguire le proprie attività in cambio di forniture gratuite di gas alla Basilicata.
Sul tema è intervenuto anche il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, il quale con un tweet ha affermato: «Notizia di oggi: la Basilicata darà gratis il gas ai Lucani. Dire sì agli impianti serve! È chiaro perché noi DA SOLI dicevamo sì a Tempa Rossa, Tap e termovalorizzatori? Il tempo è galantuomo. Ieri le trivelle, oggi Piombino. L’Italia che dice sì vota #TerzoPolo», ha tweettato l’ex presidente del Consiglio.
«Mi meravigliano le dichiarazioni sul bonus gas dei lucani rilasciate dal leader del terzo polo, Matteo Renzi – ha affermato Michele Casino, deputato uscente e capolista alla Camera per Forza Italia in Basilicata -. In realtà il leader di Iv dimentica che i consiglieri del suo partito in Consiglio Regionale, Braia e Polese, hanno votato contro la legge promossa dal presidente della Regione, Vito Bardi, per dare il gas gratis a tutti i lucani. Dunque oggi Renzi sbandiera come un successo di Italia Viva una legge promossa da Forza Italia e dal centrodestra, attribuendosi un merito che non gli spetta», ha concluso il forzista.
Non è mancata la risposta dei due consiglieri regionali: «Più che le parole di Renzi quello che meraviglia è la superficialità con cui un deputato della Repubblica e ricandidato capolista di Forza Italia, Michele Casino, affronti le questioni stravolgendo la realtà», hanno esordito Braia e Polese.
I due esponenti del partito hanno rimarcato come «Italia Viva in Consiglio regionale non ha votato contro il bonus gas. ma si è astenuta alla fine di un lungo dibattito in cui invano sono stati chiesti chiarimenti sulla proposta. Se proprio vuole parlare spieghi perché la sua maggioranza di centrodestra ha bocciato gli emendamenti a favore delle oltre 50 mila famiglie escluse e del 100 per cento delle imprese abbandonate. Il decreto che, al netto della meritoria finalità a beneficio di una parte delle famiglie lucane, è pieno di contraddizioni e punti oscuri a partire dalla sua entrata in vigore prevista per il 1 ottobre e già messa in dubbio dall’ex assessore Gianni Rosa», hanno evidenziato Luca Braia e Mario Polese, rispettivamente capolista al maggioritario e al proporzionale alla Camera con la lista del Terzo Polo.
I consiglieri si augurano che «sia solo poca conoscenza dei fatti e non volontà strumentale di creare fake news per fare confusione ed evitare che l’attenzione si focalizzi sul nulla compiuto per il proprio territorio in 5 anni da parlamentare. Michele Casino meglio farebbe a fare mea culpa sulle scelte compiute nella sanità dai suoi ex sodali di partito protagonisti della pagina più complicata dell’ospedale di Matera», hanno poi terminato.