Si sta lavorando alacremente per mettere in sicurezza il sentiero 406. Ad assicurarlo è il presidente dell’Ente Parco della Murgia Materana, Michele Lamacchia. «Compatibilmente con le condizioni meteo, lunedì 17 aprile l’esperto escursionista Pasquale Larocca si calerà lungo lo sperone roccioso per effettuare rilievi fotografici in maniera tale da capire la profondità della lesione e individuare l’indice di pericolosità», ha annunciato in esclusiva a “L’Edicola del Sud” il presidente materano che ha aggiunto come «questo permetterà al professore Vincenzo Simeone, professore ordinario di Geologia Applicata al Politecnico di Bari, di indicare gli interventi da effettuare per mettere in sicurezza lo sperone roccioso e riaprire il sentiero».
Dunque l’Ente ha rimarcato che, solo dopo questa indagine geologica, sarà possibile individuare gli interventi risolutivi e conseguentemente adoperarsi per l’apertura del sentiero che, altrimenti, non potrebbe essere percorso in tranquillità. Lo scorso 31 agosto, l’Ente aveva già presentato alla Direzione Generale Ambiente della Regione Basilicata un progetto di messa in sicurezza del sentiero 406 per un importo superiore a 600 mila euro. «Il progetto sarà rimodulato nei prossimi giorni con le dovute modifiche a causa della lesione dello sperone roccioso che sovrasta il sentiero 406 che collega i Sassi partendo da Porta Pistola fino al Belvedere passando attraverso il ponte sospeso», ha specificato ancora Lamacchia.
Intanto le criticità non sembrano limitarsi: «Qualcuno ha fatto sparire le transenne che annunciavano la situazione di pericolo e bloccavano il passaggio sotto lo sperone roccioso quindi oggi abbiamo anche il problema di dover ripristinare l’avviso. Stiamo provvedendo. Siamo costretti a combattere anche queste cose».