Edicola in via Annunziatella, l’assessora Maria Pistone fa chiarezza

Non si è fatta attendere la risposta dell’assessora al Patrimonio e Attività produttive del Comune di Matera, Maria Pistone sulle polemiche che riguardano la chiusura dell’edicola in via Annunziatella nella Città dei Sassi. L’esponente della Giunta ha premesso che «la vicenda dell’esercente, è stata, nell’arco di tre anni, affrontata dagli uffici e dalle amministrazioni succedutesi, molto più che prontamente. Quindi la cittadina è stata opportunamente informata, avendo reiterata la sua istanza più volte, delle ragioni ostative all’accoglimento della stessa. Tanto con provvedimenti amministrativi di diniego, che con chiarimenti ricevuti dai funzionari dell’ufficio SUAP che del Patrimonio».
Pistone ha ribadito come le attuali norme impediscano ad un esercizio di vicinato (e non ad un punto di rivendita esclusivo disciplinato dal piano delle edicole), ovvero ad un esercizio commerciale, di potersi insediare su una pubblica proprietà in assenza di un bando pubblico. «Mi corre l’obbligo chiarire che le norme in materia di rivendita di giornali e riviste, non è soggetta più a licenze, ma è liberalizzata. Per farla breve, qualsiasi esercizio commerciale, ben potrebbe vendere questo tipo di prodotto, e sentirsi nel diritto di poter chiedere, e magari ottenere, prezzi vantaggiosi di locali per poter svolgere la propria attività, senza che gli spazi, laddove esistessero, potessero essere assegnati a mezzo di pubblica evidenza. E il concetto è stato chiarito, per iscritto più volte, e anche verbalmente da chi vi scrive e dai funzionari, alla cittadinaۜ».
Dunque l’unico modo che l’amministrazione ha per «tentare di dare risposta alle esigenze di costei e delle decine di persone che nella sua stessa situazione si trovano, è quella di porre in essere una pianificazione, che rilanci questo genere di attività che necessita di molto più che il pagamento di un canone al di sotto dei normali prezzi di mercato per garantire una vita dignitosa e proporzionata all’impegno profuso a chi la esercita, ma che consenta, invece, di poter ampliare l’offerta commerciale, al momento, per regolamento, limitata alla sola rivendita di giornali e riviste, consentita nei chioschi comunali. E questo è il lavoro che, in un molto più ampio provvedimento regolamentare, pronto nei prossimi giorni (a cui da trent’anni nessuna amministrazione ha messo mano, e questo va detto, per sottolineare l’attenzione attiva della amministrazione Bennardi ai problemi dell’impresa, e alle sue concrete possibilità di sviluppo sul territorio) l’assessore al Patrimonio e alle attività produttive, sta portando a termine», ha concluso l’assessora.

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