È allarme siccità in Puglia e Basilicata

«Con l’arrivo di Scipione, l’anticiclone africano che investirà la Puglia con valori fino a 40°C, fa crescere l’allarme siccità con 57 milioni di metri cubi d’acqua in meno rispetto alla capacità degli invasi artificiali, quando ad aprile sono caduti 160 millimetri di pioggia in meno rispetto a due anni fa». È quanto dichiara Coldiretti Puglia, sulla base dei dati dell’Osservatorio ANBI Nazionale.

L’attuale mancanza di piogge ha già fatto scattare l’allarme siccità e incendi favoriti dall’aumento delle temperature. Uno scenario preoccupante che impone di sfruttare al meglio tutte le risorse messe a disposizione. «Con l’innalzamento dei livelli del mare l’acqua salata – aggiunge Coldiretti Puglia – sta già penetrando nell’entroterra bruciando le coltivazioni nei campi e spingendo all’abbandono l’attività agricola. Inoltre i pozzi freatici non hanno più acqua, mentre dai pozzi artesiani c’è il rischio di emungimento di acqua salmastra».

Anche la Basilicata riscontra numerosi problemi legati soprattutto al fatto che gli invasi non sono riusciti a trattenere l’acqua caduta negli scorsi mesi. «Fa rabbia vedere negli invasi lucani meno acqua di quella che potrebbero invece contenere» afferma il direttore regionale della Coldiretti, Aldo Mattia. «E questo per disposizione dell’Ufficio nazionale dighe – aggiunge il lucano – che ha imposto alcune restrizioni dovute a motivi di sicurezza». È il caso, ad esempio della diga di Monte Cotugno a Senise, «dove i lavori di sistemazione dell’invaso sono partiti e si sono subito bloccati. Nel frattempo, si sono buttati a mare milioni e milioni di metri cubi di risorsa idrica» spiega Mattia.

Di qui l’appello della Coldiretti lucana al commissario straordinario ad acta per sbloccare quanto prima questa situazione: «Chiediamo un incontro urgente al commissario per sollecitare la risoluzione del problema – conclude – soprattutto quando, una volta tanto, il problema non è dovuto alla mancanza di soldi».

Guido Tortorelli

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Exit mobile version