La prima mappa c’è. É quella che delineerà il percorso del perimetro dell’area protetta di Maratea. Ci sarà un incontro pubblico col Ministero dell’Ambiente ed Ispra. La “Costa di Maratea”.
La storia
A distanza di 33 anni dall’inserimento della costa di Maratea tra i siti di reperimento per l’istituzione di aree protette e dopo 5 anni dall’avvio dell’iter per l’istituzione dell’Area Marina Protetta “Costa di Maratea”, «finalmente si cominciano a vedere i frutti di tanta attesa – dichiara Giuseppe Ricciardi, Presidente di Legambiente Maratea. È opportuno sottolineare che i ritardi accumulati sono per molti versi ingiustificati, soprattutto quello degli ultimi 5 anni considerato che, come appreso dai tecnici di ISPRA e MASE, gli studi preparatori per dare avvio alla fase finale di istituzione dell’AMP di Maratea sono pronti da anni. Oggi è una svolta storica per il nostro Comune. A questa Amministrazione va il merito di aver sbloccato lo stallo in cui Maratea era prigioniera da ormai cinque anni».
La zonizzazione
Quella presentata l’altra sera prevede una Zona A a largo di Cersuta, destinata alla massima protezione. Due Zone B rafforzate (B+) ad Acquafredda, a nord, e a Santo Janni, a sud. Due grandi Zone B, che si estendono da nord a sud, intervallate dal corridoio di accesso al Porticciolo Turistico. E infine una Zona C, che avvolge e connette l’intera AMP, garantendo un utilizzo sostenibile delle risorse marine.
Le imprese locali dei pescatori, riunite nella Lega sono pronte al confronto.
Le tappe
Lunedì si avrà la perimetrazione ufficiale e i moduli per eventuali osservazioni saranno pubblicati sull’Albo Pretorio del Comune di Maratea. Entro 15 giorni dalla pubblicazione, sarà possibile inviare osservazioni al Ministero.
Superati i blocchi e i veti del passato comincia adesso una fase di costruzione vera e propria dell’Area Marina Protetta a cui è chiamata a partecipare tutta la comunità locale, perchè a questa zonizzazione possono anche essere presentate delle modifiche, secondo quello che è il regolamento previsto per l’istituzione delle aree marine.aggiunto e che la tutela e la conservazione del mare sono presupposti imprescindibili per lo sviluppo del territorio».
Per Antonio Nicoletti, responsabile nazionale Aree Protette di Legambiente: «Ora chiediamo solo di fare presto».