Anche in Basilicata bisogna attivare un preciso piano straordinario di utilizzo dell’acqua per i prossimi 60-90 giorni tenuto conto di tre fattori, ovvero la mancanza di pioggia, le alte temperature, la disponibilità presente ad oggi negli invasi che ammonta a meno 40 milioni di mc rispetto stesso periodo anno 2021.
Questo il messaggio che Donato Distefano, direttore Cia Potenza-Matera e componente dell’esecutivo nazionale Anbi, ha lanciato dalla assemblea nazionale Anbi in corso a Roma, dedicata in buona parte alla situazione determinata dalla siccità.
A detta di Distefano «alla luce del quadro esistente in Basilicata, con le difficoltà segnalate in questi giorni dagli allevatori del Marmo-Melandro e della Val d’Agri che hanno bisogno di più acqua, abbiamo bisogno di una stringente pianificazione per i prossimi 3 mesi e di lavorare da subito per una progettualità di medio/lungo periodo». Da qui la richiesta al Consorzio di Bonifica di concordare con le organizzazioni agricole fabbisogni correnti e nuove prenotazioni specie per le eventuali seconde colture.
«Per gli aspetti di medio periodo esprimiamo apprezzamento – aggiunge Distefano – per il lavoro svolto dall’ assessora Merra su alcune emergenze a partire dalla Diga del Rendina con l’incontro di questi giorni alla presenza del viceministro Morelli e segnaliamo di accelerare i necessari e lavori sulla Diga di Montecotugno e quelli della Diga di Marsiconuovo. Si tratta di lavori che si possono chiudere relativa rapida a seguire riconfermiamo esigenza di fare il punto su tutte le altre opere inerenti alle infrastrutture irrigue».
In conclusione il direttore ha ribadito l’urgenza di attivare in Basilicata un tavolo di lavoro permanente per gli interventi infrastrutturali delle opere irrigue e la risorsa idrica.
Guido Tortorelli
