Sembra avvicinarsi la fine dell’emergenza idrica in Basilicata. Notizie incoraggianti arrivano dalla diga della Camastra che, dopo i lavori che l’hanno recentemente interessata, vede la quantità di acqua aumentare di 500mila metri cubi rispetto alle scorse settimane. Il tutto mentre, nelle prossime ore, comincerà il rifacimento del manto della diga di Senise, la più grande in Europa in terra battuta. Soddisfatto Luigi Decollanz, presidente di Acque del Sud che sottolinea come nessuno si fosse curato di avviare certi interventi fino al dicembre 2022. Il parlamentare dem Vincenzo Amendola, invece, sollecita la destra a garantire ristori immediati ai lucani.
Le dighe
Le buone notizie, dunque, riguardano innanzitutto la diga della Camastra, nella quale ci sono oggi 900mila metri cubi di acqua, circa 500mila in più rispetto alle scorse settimane. «La tendenza conforta la possibilità che al più presto si possa tornare a un regime di normalità – sottolinea Luigi Decollanz, presidente di Acque del Sud – Sono stati terminati con anticipo i lavori di ripristino e sostituzione delle paratoie di mezzofondo della diga, propedeutiche e necessarie per ottenere da parte della Direzione generale Dighe ulteriori due metri che consentiranno di invasare circa altri due milioni di metri cubi, da aggiungersi ai nove già autorizzati». Per domani, invece, è previsto l’avvio dei lavori per il rifacimento del manto della diga di Montecotugno a Senise, che si concluderanno entro il 2025 con un incremento di risorsa nella diga di circa 100 milioni di metri cubi in più, pari a ulteriore dieci metri di invaso».
L’affondo
Mentre la Basilicata vede la luce in fondo al tunnel dell’emergenza idrica, Enzo Amendola, parlamentare del Pd, sollecita interventi a favore delle imprese lucane messe ko dalla siccità: «L’interruzione della rete idrica perdura per almeno 12 ore al giorno in 29 comuni, per consentire il reintegro dei volumi invasati nei serbatoi di accumulo. Insieme al collega deputato Marco Simiani e al gruppo in Regione Basilicata presenteremo la richiesta di ristori economici a una destra sorda di fronte a questa terribile crisi».