I carabinieri di Potenza, insieme ai colleghi del Nas, hanno acquisito documenti nelle sedi dell’Acquedotto lucano, di Arpa Basilicata, dell’Autorità di bacino della Basilicata e di Acque del Sud nell’ambito di un’inchiesta della Procura di Potenza sulla crisi idrica nella regione.
Da diverse settimane, l’emergenza idrica dello schema Basento-Camastra sta interessando 29 Comuni lucani, tra cui il capoluogo di Potenza, con drastiche riduzioni quotidiane dell’erogazione idrica.
L’inchiesta della Procura potentina è stata avviata «per accertare la regolarità delle operazioni poste in essere – è spiegato in un comunicato diffuso dalla stessa Procura – per fronteggiare la crisi idrica e garantire sicurezza per la popolazione interessata».
In particolare, le indagini dei militari dell’Arma sono concentrate sulla decisione presa dall’Unità di crisi – presieduta dal presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, nelle scorse settimane nominato dal governo commissario per l’emergenza – di far convogliare nella diga del Camastra (ormai prosciugata) l’acqua del fiume Basento che, dopo la potabilizzazione, sgorga dai rubinetti dei 29 Comuni lucani dallo scorso 25 novembre.
Quindi i Carabinieri «unitamente a personale dell’Azienda sanitaria di Potenza, effettueranno la campionatura, per la successiva analisi chimico-fisica presso un ente terzo, delle acque immesse nella rete idrica per il consumo umano».