Cresce il numero delle società no profit nella regione Puglia. Un incremento dell’1,7% che emerge dal censimento svolto a livello nazionale dall’Istat “Struttura e profili del settore no profit”.
I risultati, che fotografano la situazione al 2020, sono particolarmente interessanti perché registrano una vivacità soprattutto al Sud, dove crescono lo 0,2% in più del Nord.
Il dato meridionale e pugliese, d’altronde, è in controtendenza rispetto a quello nazionale. Tra il 2019 e il 2020, infatti, cresce meno di quanto rilevato tra il 2018 e il 2019 (+0,9%) mentre l’incremento dei dipendenti si mantiene intorno all’1,0% in entrambi gli anni. Il punto di partenza tra le due aree del Paese, però, non è lo stesso. Benché a partire dal 2018 siano cresciute di più nel Mezzogiorno, presentano ancora una distribuzione territoriale piuttosto concentrata: oltre il 50% è attivo al Nord, il 22,2% al Centro, il 18,2% e il 9,4% rispettivamente al Sud e nelle Isole.
La distribuzione territoriale è anche più concentrata in considerazione dei dipendenti, per il 57,2% impiegati nelle regioni del Nord rispetto al 20,0% occupato dalle istituzione non profit del Mezzogiorno. Le istituzioni non profit del Sud sono state costituite più di recente rispetto a quelle operanti nelle altre ripartizioni geografiche. La metà delle istituzioni non profit al Sud è stata costituita a partire dal 2010, nel Nord-est e nel Nord ovest rispettivamente nel 2004 e nel 2005. Pertanto, la dinamica tra nuove istituzioni non profit e quelle cessate o inattive è stata maggiore nel Mezzogiorno dove nel corso del tempo è aumentato il peso di quelle costituite più di recente.
La classificazione delle istituzioni secondo la forma giuridica solo in parte riesce a rappresentare i diversi profili organizzativi che caratterizzano il settore non profit. A tal fine, le istituzioni non profit si possono classificare con un maggiore dettaglio in base alle principali forme organizzative definite dalla legislazione speciale di questo settore.
Nel 2020 aumentano le associazioni di promozione sociale6 (+7,2%) e le organizzazioni di volontariato (+5,7%) mentre diminuiscono Onlus (-2,7%) e imprese sociali (-1,8%). Il 10,6% delle istituzioni non profit è rappresentato da organizzazioni di volontariato, il 5,8% da associazioni di promozione sociale, il 4,4% da imprese sociali e il 3,7% da Onlus. Il peso delle forme organizzative muta significativamente considerando i dipendenti impiegati: le imprese sociali occupano oltre la meta dei dipendenti (54,2%), seguono le altre istituzioni non profit (31,8%), le Onlus (9,3%), le organizzazioni di volontariato (3,4%) e le associazioni di promozione sociale (1,3%). Rispetto al 2019, i dipendenti crescono tra le organizzazioni di volontariato (+7,6%) e le imprese sociali (+1,6%) mentre decrescono nelle associazioni di promozione sociale (-7,1%)9 e tra le Onlus (-2,3%).