Continua a far rumore la recente dichiarazione pubblica della dg dell’Azienda Locale Sanitaria di Matera, dottoressa Sabrina Pulvirenti, la quale ha parlato di «episodi inquietanti» avvenuti in struttura.
Poche ore fa, infatti, l’ennesima prova dettata da un improvviso tilt informatico che si aggiunge ai numerosi problemi già riscontrati quotidianamente nella gestione da parte della dg che ha promesso di indagare ancora sulla faccenda.
«È difficile razionalizzare quanto sta accadendo negli ultimi giorni all’interno dell’ASM. Le dichiarazioni di denuncia della dg sono di una gravità inaudita tanto quanto il silenzio dei vertici regionali a partire dall’assessore al ramo. Siamo passati da un assessore come Rocco Leone che ci aveva abituato alle sue boutades ad un altro, Francesco Fanelli, che predilige i selfie e gli sterili annunci. Nel frattempo, negli ospedali lucani è completa anarchia e gli unici a pagare sulla loro pelle sono, come al solito, i cittadini» ha commentato il consigliere regionale del M5s Giovanni Perrino.
Il pentastellato non condivide l’operato del nuovo assessore regionale alla Sanità, Francesco Fanelli. «Ci si riempie la bocca con la programmazione prevista coi fondi Pnrr, ma qui si assiste al completo disfacimento di un sistema che risulta essere di fatto obsoleto. Sarebbe opportuno da parte dell’assessore o di chi di dovere fare un punto sulla catena di responsabilità che ha portato al verificarsi di queste problematicità che, ricordiamo, si trascinano da mesi» ha aggiunto il pentastellato.
Perrino ha annunciato che come gruppo M5s è stata presentata un’interrogazione per fare chiarezza su quanto accaduto e, allo stesso tempo, invita la dottoressa Pulvirenti a farsi portavoce di un’operazione verità sul cattivo funzionamento del CUP.
Il grillino non si aspetta miglioramenti nella gestione del tema. «Come si può ben vedere la situazione di anarchia che regna all’interno della compagine di maggioranza regionale si riversa inevitabilmente sugli enti subordinati alla regione stessa. Il Consiglio Regionale e le Commissioni sono ostaggio delle lotte di cortile di consiglieri regionali che hanno scambiato le istituzioni per dei veri e propri pied a terre nei quali sfogare le loro frustrazioni più recondite. Di questo passo – conclude – è davvero difficile intravedere uno spiraglio di futuro per l’intero territorio regionale in un’epoca nella quale chi rimane indietro è perduto definitivamente».
Guido Tortorelli
