«Da aprile scorso sono passati oltre 90 giorni e la riforma della Sanità di Basilicata inviata da Agenas rimane nascosta in uno dei cassetti del dipartimento governato oggi da un “assente” assessore Fanelli con il suo imbarazzante silenzio anche dopo le dimissioni di Stropazzolo, DG del San Carlo». Lo dichiara il Consigliere Regionale Luca Braia, capogruppo Italia Viva e Presidente della II Commissione Programmazione e Bilancio.
Braia lamenta anche il silenzio sul caos del CUP regionale che si protrae da mesi. «L’Assessore è anche sordo rispetto alle tante istanze che arrivano dal territorio oltre che, a nostro avviso, anche omissivo sugli impegni presi. Eppure ci sono le mozioni approvate all’unanimità in consiglio regionale, come quella che prevede l’inserimento, proprio nel nuovo piano sanitario, dell’ospedale Peragine di Stigliano quale Ospedale di area svantaggiata» ha aggiunto il consigliere materano.
Il consigliere di opposizione approfondisce i disservizi nella sanità: «L’ospedale Madonna delle Grazie di Matera come quello di Policoro – prosegue il Consigliere Braia – dopo le passeggiate del Presidente Bardi e dell’Assessore Fanelli continuano a registrare una emorragia di medici e pazienti. In atto l’esodo perenne verso la vicina Puglia ma anche verso le altre regioni italiane. In pratica gli ospedali del materano sono stati ridotti a poliambulatori, proprio dalla politica regionale attuale. Le liste di attesa sono e rimangono infinite».
Braia comincia ad essere scettico anche in vista dei progetti legati al Pnrr:« Sarà impossibile, però, realizzare qualcosa efficacemente se la riforma sanitaria non sarà calata dentro un processo che deve essere immediatamente oggetto di confronto, dopo i ritardi accumulati, e di condivisione pubblica, a partire dagli operatori, dalle parti sindacali e datoriali, insieme con la politica».
«Non possiamo permetterci come Basilicata – conclude Luca Braia – di ripetere in sanità l’errore macroscopico compiuto con i fondi Europei per cui è stato negato – ad oggi – il confronto con il partenariato. Ancora ci vergogniamo per quanto è stato compiuto con la riforma del 2020, finita come fogli strappati in pubblica piazza da parlamentari e colleghi di partito dell’allora Assessore Leone. Sarebbe devastante data la drammaticità della situazione sanitaria lucana attuale e le storiche opportunità di rilancio che dobbiamo solo essere in grado di cogliere subito e di non sprecare ulteriormente tra una bega della maggioranza e un litigio tra consiglieri».
Guido Tortorelli