«All’agricoltura italiana servono almeno 100.000 lavoratori stagionali per garantire le campagne di raccolta estive di frutta e verdura». Questo l’allarme lanciato da Coldiretti in merito all’annuncio di un nuovo decreto flussi da parte del ministro degli Interni, Luciana Lamorgese.
La situazione è divenuta drammatica, tanto da registrare «il rischio concreto di perdere i prodotti ormai maturi». La Coldiretti, infatti, evidenzia che, rispetto al 2021, «le quote di lavoratori extracomunitari ammessi per decreto in Italia è stato alzato a 69.000 e, di questi, la fetta riservata all’agricoltura è di 42.000 posti, a fronte dei quali sono però pervenute circa 100.000 domande».
«È SOS manodopera nei campi anche in terra pugliese dove mancano i lavoratori agricoli nella raccolta delle ciliegie fino al trapianto dei pomodoro, con 30mila giornate di lavoro perse» denuncia Coldiretti Puglia che segnala la mancanza di operai agricoli italiani e stranieri nel settore agricolo che assorbe in Puglia in media 1,2 milioni di occupati, secondo i dati CREA.
«I disagi maggiori potrebbe verificarsi nel Metapontino, per questo occorre velocizzare il rilascio dei nulla osta necessari per consentire ai lavoratori extracomunitari, ammessi all’ingresso con il decreto flussi – evidenzia il presidente di Coldiretti Basilicata, Antonio Pessolani – di poter arrivare per lavorare nelle imprese agricole al più presto. Le imprese agricole hanno bisogno dei lavoratori richiesti ma, ad oggi, non sono stati ancora rilasciati i nulla osta da parte degli Sportelli Unici».
La maggiore associazione di rappresentanza e assistenza dell’agricoltura italiana specifica che «occorre consentire anche ai percettori di ammortizzatori sociali, studenti e pensionati italiani, di poter collaborare temporaneamente alle attività nei campi» e per questo sarebbero necessari «un piano per la formazione professionale, misure per ridurre la burocrazia e contenere il costo del lavoro».
Guido Tortorelli