Cinghiali, Coldiretti Basilicata esulta: «Dopo tante parole, finalmente i fatti»

«Arriva finalmente un atto concreto per mettere fine all’emergenza cinghiali anche nella nostra regione». È quanto ha dichiarato il presidente di Coldiretti Basilicata, Antonio Pessolani, in merito alla norma sui cinghiali approvata all’interno della Manovra in discussione alla Camera. Il numero uno lucano della confederazione ha ribadito come da anni venga denunciato il fatto che «l’incontrollata proliferazione di animali selvatici è causa di incidenti non solo nelle campagne, ma anche nei centri abitati e che la situazione è diventata insostenibile per i danni alle colture».

L’invasione strade e città da parte dei selvatici viene vissuta dalle persone come una vera e propria emergenza, tanto che, secondo l’indagine Coldiretti/Ixè, oltre otto italiani su 10 (81%) pensano che vada affrontata con il ricorso agli abbattimenti, soprattutto incaricando personale specializzato per ridurne il numero, anche perché un italiano adulto su quattro (26%) si è trovato faccia a faccia con questi animali. La stima Coldiretti su dati Aci Istat indica come negli ultimi dieci anni il numero di incidenti gravi con morti e feriti causati da animali è quasi raddoppiato (+81%) sulle strade provinciali. «Ringraziamo il ministro Lollobrigida e il deputato Mattia per aver mantenuto un impegno assunto in occasione dell’assemblea agroalimentare di settembre a Potenza alla presenza del presidente Prandini. Ci auguriamo che il Governo vada avanti lungo la strada intrapresa e che si arrivi anche alla modifica della legge 157 per risolvere definitivamente il problema», ha specificato ancora Pessolani.


Anche il consigliere regionale della Basilicata, Piergiorgio Quarto ha espresso soddisfazione per il risultato raggiunto: «La modifica della legge nazionale che ormai non è più adeguata a una questione che mette a rischio non solo le aziende agricole ma anche l’intero eco-sistema, è stata oggetto di una richiesta corale da parte di tutte le istituzioni regionali, delle parti datoriali, delle associazioni di categoria, delle aziende dell’agroalimentare e più in generale di tantissimi cittadini coinvolti in pieno in un’emergenza anche di sicurezza pubblica».

Il segretario regionale di Fratelli d’Italia ha ribadito come, da esponente nel Consiglio, abbia presentato una mozione già diverso tempo fa, discussa e approvata in seno al Parlamentino lucano, a testimonianza di quanto «la questione della modifica della L.157/2022 fosse l’unica strada perseguibile». Da qui poi la sua posizione critica: «Ritengo davvero scorretta, quindi, ogni distorsione e cattiva interpretazione, di una modifica che si limita a demandare ad organi preposti e a soggetti abilitati, un’attività di abbattimento selettivo, che non è da confondere con la caccia». Per Quarto si tratta, invece, di una risposta mirata e concreta a un problema ormai atavico e presente in tutte le regioni italiane. «Ringrazio per l’attenzione e l’ascolto dei territori il ministro Lollobrigida, gli onorevoli Foti , Mattia e Cerreto, convinto che si debba andare nel perseguimento dell’approvazione di questo importante emendamento alla manovra di bilancio», ha poi terminato.

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