Cia Basilicata: «L’agricoltura non può aspettare il voto»

«In attesa di tornare al voto il prossimo 25 settembre, l’agricoltura continuerà a sobbarcarsi altri due mesi di incertezze ed emergenze, oltremodo stretta tra rincari ed effetti di guerra e cambiamenti climatici, che stanno già costando miliardi di euro». È l’allarme lanciato da Cia-Agricoltori Italiani impegnata sul fronte nazionale del confronto con il Governo e nello specifico il Mipaaf (a Roma il Consiglio direttivo si è riunito alla presenza del ministro Stefano Patuanelli) e sul fronte regionale a valutare le misure messe a punto dalla Giunta Regionale lucana e nello specifico dall’assessore per le Politiche Agricole, Francesco Cupparo.

Per Cia le emergenze dell’agricoltura lucana non possono aspettare il voto e servono risoluzioni cruciali: l’associazione chiede misure rapide ed immediate per affrontare questo delicato periodo di difficoltà a causa della crisi economica. Le azioni su cui adoperarsi nel più breve tempo possibile riguardano l’estensione del credito d’imposta per il gasolio agricolo al superamento del limite dell’autoconsumo nell’agrifotovoltaico e la riduzione delle accise sui carburanti alla definitiva eliminazione degli oneri di sistema. Inoltre Cia ha ribadito ai tavoli che peseranno in maniera significativa i ritardi su Decreto Siccità e Decreto Flussi, come l’assenza di una nuova legge sulla gestione della fauna selvatica.

Guido Tortorelli

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