Sono cinque i progetti candidati all’Avviso pubblico per la concessione del complesso edilizio confiscato alla criminalità locale nei Sassi, che l’amministrazione comunale di Matera intende proporre al finanziamento nazionale di “Fondazione con il Sud”. Una risposta adeguata, considerati i tempi stretti per candidarsi. Tra i soggetti che si propongono per la gestione gratuita dell’immobile, ci sono enti del Terzo settore anche di fuori regione, oltre a Istituti scolastici, associazioni sportive e culturali, con sodalizi che hanno nella propria mission la tutela dell’ambiente. Tutti soggetti che, nonostante i brevi termini dell’Avviso, sono riusciti a creare piccole cordate valorizzando insieme requisiti e punti di forza di ognuno.
La procedura di partecipazione era abbastanza semplice, ma è già iniziato il lavoro degli uffici comunali per esaminare la documentazione e validare le candidature, stabilendo poi un’eventuale graduatoria, nell’auspicio che nessuna delle cinque istanze risulti carente o inammissibile. Soddisfatto il sindaco, Domenico Bennardi, con l’assessore al Patrimonio, Angela Mazzone, i quali si sono attivati in prima persona per dare la massima pubblicità possibile all’Avviso che, lo ricordiamo, ha avuto tempi stretti per la delicata istruttoria preliminare richiesta e la scadenza imminente (14 settembre) del bando 2023 di Fondazione con il sud, con una dotazione finanziaria di circa 400mila euro solo per l’iniziativa materana.
«Siamo soddisfatti -commentano Bennardi e Mazzone- anche perché si è percepito il maggiore interesse in questa occasione rispetto al precedente tentativo di marzo, quando con un mese di tempo abbiamo ricevuto una sola proposta. Il fatto che i soggetti interessati siano riusciti a formare delle cordate, rappresenta un valore aggiunto che certifica la seria e reale motivazione di tutti. L’Avviso, infatti, era aperto a tutti e l’Amministrazione ha l’interesse primario di selezionare e candidare la proposta più seria e credibile, senza favoritismi o corsie preferenziali per nessuno, ma solo con il faro del rispetto delle regole e della massima trasparenza».