«Occorre superare quello che, a mio avviso, è un cattivo modo di interpretare il regionalismo». È quanto dichiarato dal presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, nel corso dell’evento “L’Italia delle Regioni” in corso a Palazzo Lombardia a Milano.
Anche il governatore lucano ha voluto prendere posizione sull’acceso dibattito che sta coinvolgendo l’intera politica del nostro Paese. Bardi si è particolarmente soffermato sul senso errato che ha assunto il tema in queste settimane: a detta del presidente si è parlato principalmente di «regionalizzare tutto e a perimetrare in modo abnorme poteri e competenze, quando invece vi era e vi è la necessità di economie di scala, di organismi di scala superiore in grado di mettere a punto in rete dighe, adduttori, sistemi di potabilizzazione, le reti idriche in genere, con evidenti ricadute positive in termini di efficienza e di costi, riducendo peraltro il numero abnorme di organismi ed autorità che presidiano le varie fasi del ciclo delle acque», ha specificato.
Per il maggior esponente del Consiglio regionale di Basilicata il tema delle risorse idriche è una questione nevralgica per le popolazioni, per l’agricoltura e per l’industria. «Peraltro le attuali tecnologie digitali consentono di mappare e gestire in efficienza processi manutentivi e distributivi», ha specificato ancora.
Dunque per Vito Bardi si tratta di una questione fondamentale che «andrebbe posta come obiettivo di breve periodo, immaginando una nuova governance e assicurando alle regioni un bilanciamento di rappresentanza», ha poi concluso il presidente lucano.