Ieri il consigliere regionale di Italia Viva, Luca Braia ha reso noto la mozione di sfiducia verso la Giunta Bardi. Un atto firmato da 10 consiglieri, a cui si sono aggiunti anche gli ex esponenti di maggioranza, Massimo Zullino e Gianmichele Vizziello. Un’azione necessaria e doverosa da parte dell’opposizione che, comunque, non potrà avere un esito positivo e non comporterà un “serio” problema per il governatore lucano. Quale allora il vero obiettivo? Probabilmente il fine è semplicemente quello di trasmettere un ulteriore messaggio a Bardi sperando in uno scatto d’orgoglio con sole due conseguenze possibili: la prima è relativa alla presentazione delle dimissioni che dunque comporterebbe la caduta del governo. Dimissioni che, “forse”, sarebbero anche dovute dopo tre squadre di governo, un’impasse durata mesi, continui litigi, infinite situazioni amministrative ancora in fase di stallo e alcune gravi situazioni ancora da chiarire e sui cui la magistratura farà il suo corso. La seconda opzione riguarda un ribaltone (l’ennesimo) con l’azzeramento della Giunta e la composizione di una squadra tecnica di governo per dare una sterzata all’azione politica in un momento di grande difficoltà per il popolo lucano. Questa nuova verve presuppone soprattutto le dimissioni dei consiglieri Francesco Piro e Rocco Leone, impossibilitati ad esercitare le loro funzioni per motivi giudiziari, ma che continuano assolutamente a respingere l’ipotesi di abbandonare la propria postazione in Consiglio. In una cornice dove l’opposizione sembra non voglia essere incisiva, con la recente dimostrazione di “responsabilità” da parte di Italia Viva al momento del bisogno, ci si affida esclusivamente al presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi nella speranza che si faccia davvero il bene del popolo lucano. È tempo di dare risposte, assumendo decisioni importanti e corrette nei confronti di una comunità che attende davvero da troppo quella famosa promessa di “cambiamento” annunciata su tutti i palchi lucani nel 2019.
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Di Redazione15 Novembre 2024