“Dieta Mediterranea Patrimonio dell’Umanità” e “Istituzione del Piano Regionale per la Transizione Ecologica”: sono questi i due temi delle proposte di legge presentate in maniera congiunta dai consiglieri regionali Luca Braia e Mario Polese di Italia Viva, Dina Sileo e Gino Giorgetti del Gruppo Misto e Vincenzo Baldassarre di Idea. Ad aprire ieri i lavori il vicepresidente del Consiglio regionale, Mario Polese, che ha sottolineato i motivi dell’azione condivisa: «La sensibilità che ci accomuna – ha detto – pur partendo da esperienze politiche diverse, non inficia la stessa volontà politica di portare avanti iniziative volte al miglioramento della vita nella nostra regione ed a cercare di rendere più fluidi i percorsi legislativi in merito a questioni di assoluta importanza e concretezza».
La prima proposta di legge concerne la “Dieta Mediterranea Patrimonio dell’Umanità”. Vi sono comprese le disposizioni in materia di salvaguardia, valorizzazione e promozione di uno stile di vita e di una cultura di sviluppo sostenibile dei prodotti agroalimentari lucani e della cucina lucana. L’obiettivo è «valorizzare, diffondere e promuovere la dieta mediterranea riconosciuta patrimonio immateriale dell’Unesco anche nella nostra regione, partendo dalla convinzione che la promozione dell’agroalimentare lucano vada inserito con una strategia di marketing e di informazione più ampia ed esaustiva da rendere esplicita in contesti internazionali, oltre che negli eventi e nelle fiere che si svolgono in Basilicata», ha commentato Braia secondo cui la Dieta mediterranea a marchio lucano deve divenire strumento fondamentale per far sì che «la Basilicata sia sempre più regione di riferimento per la qualità della vita che si fonda sulla ottimizzazione della biodiversità».
La seconda proposta di legge, invece, reca l’“Istituzione del Piano Regionale per la Transizione Ecologica”. Il fine è quello di dotare la Regione di uno strumento strategico che si concentri su sviluppo sostenibile e contrasto ai cambiamenti climatici, sia in termini di riduzione delle emissioni che di adattamento. Il PRTE accoglierà tutte le politiche regionali destinate ad accompagnare un profondo processo di cambiamento strutturale, puntando ad una vera e propria “transizione ecologica” attraverso la riduzione delle emissioni, l’incremento delle energie rinnovabili, la promozione di azioni di relati ai cambiamenti climatici in atto, come ad esempio, la tutela della biodiversità o della risorsa idrica. «Piano ambizioso, ma con basi solide – ha affermato Giorgetti – la cui finalità primaria sarà quella di fare un passo avanti, significativo, verso uno sviluppo sostenibile e per la tutela, dell’ambiente. Attraverso il PRTE, la Basilicata potrà individuare obiettivi specifici definendo le risorse necessarie per raggiungere il predetto obiettivo e per attuare interventi settoriali e intersettoriali. Il piano sarà coerente con gli obiettivi globali dell’Agenda 2030 ed include un sistema di monitoraggio delle emissioni di gas climalteranti».
La consigliera Sileo ha parlato di «un lungo percorso tematico che trova oggi rappresentazione tangibile, intrapreso dai consiglieri sottoscrittori delle due proposte di legge. Un insieme di linee guida delle quali – ha sottolineato – mi sento e sono ampiamente partecipe, avendo già affrontato, anche in qualità di presidente della quarta Commissione, temi pregnanti quali la promozione del benessere e della salute, ricordo la mia iniziativa legislativa sulle ‘Palestre della salute’ che condivide le stesse finalità e simili argomentazioni con la Dieta mediterranea, così come le tematiche relative alla promozione del territorio dal punto di vista socio- culturale con la ferma volontà di creare le “Comunità energetiche”, altra iniziativa legislativa di cui sono la prima firmataria, che ben si associa alla proposta di legge presentata oggi sul Piano Regionale per la Transizione Ecologica. Abbiamo riscontrato – ha detto ancora Sileo – unanimità di vedute sul concetto che vede la messa in campo di nuovi cammini per la transizione energetica attraverso formule diverse che portino ad una nuova economia diversificata nelle sue accezioni e riscontri e, soprattutto, che arrechi benefici a tutte le fasce della popolazione».
Infine il consigliere Baldassarre ha fatto riferimento all’empatia tra i consiglieri che ha portato alla stesura delle due proposte di legge. «Fondamentale – ha sottolineato Baldassarre – che questo accada dopo le determinazioni della Giunta. Lo dico per evidenziare che non si vuole andare ad incidere negativamente sulle decisioni del governo regionale, ma a fornire contributi finora non dati per ottimizzare l’azione legislativa nel segno di uno sviluppo concreto e di una riconversione socio-economica che porti ad una Basilicata proiettata a pieno titolo nel futuro».