Basilicata, il presidente Bardi batte cassa: «Acqua, siamo creditori di milioni di euro dalla Puglia»

«Siamo creditori nei confronti della Puglia e abbiamo bisogno che ci vengano restituiti i milioni di euro che appartengono alla comunità lucana». È quanto ha dichiarato convintamente il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, nelle scorse ore in un incontro pubblico con la comunità di Lagopesole (Potenza). Il massimo esponente della Giunta lucana ha confermato come la Regione da lui presieduta sia al lavoro con Acquedotto Lucano «perché anche l’acqua deve essere valorizzata», pertanto, è in programma per la settimana prossima un incontro chiarificatore con il ministro per gli Affari Europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto (FdI) e il presidente pugliese, Michele Emiliano (Pd).

Sulla questione è intervenuto anche l’ex senatore e attuale commissario regionale della Lega di Basilicata, Pasquale Pepe che ha rincarato la dose, affermando come «finalmente le compensazioni economiche per l’utilizzo dell’acqua saranno versate dalla Puglia nelle casse della Regione Basilicata». A detta del sindaco di Tolve (Potenza) si tratta di risorse che potranno essere utilizzate per la spesa corrente e investite per il taglio della bolletta idrica per le famiglie e le imprese lucane, per il sostegno alla sanità pubblica e accreditata e per il trasporto pubblico locale. Sul meeting con il ministro Fitto, il primo cittadino tolvese non ha dubbi: «Dovrà essere l’occasione per quantificare e conoscere, una volta per tutte, l’ammontare della dotazione finanziaria che, da sempre, spetta alla Basilicata. Oltre a conoscere l’ammontare del debito, andrebbero verificate le responsabilità, politiche e di altra natura, per i ritardati incassi e per gli eventuali crediti prescritti».

Un’azione necessaria, per Pepe, ma che deve rappresentare semplicemente un passo di partenza: «Dopo aver ottenuto il pagamento dei crediti del vecchio accordo, sarà necessario cogliere altri due fondamentali obiettivi, ovvero: assicurarsi che, per il futuro, le compensazioni ambientali verranno versate con regolarità dalla Puglia alla Basilicata e, poi, attraverso l’intervento del governo, ottenere i fondi per le infrastrutture idriche, affinché si ripristinino le capacità di invaso e si riducano le dispersioni idriche». Da qui l’auspicio finale dell’esponente lucano del partito del “Carroccio”: «I tempi sono ormai maturi per istituire un soggetto unico, in sostituzione di Eipli, per la gestione delle infrastrutture idriche delle regioni meridionali».

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