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Basilicata, consigliere Perrino (M5S): «Circa 200 mila lucani a rischio di povertà energetica»

«Mentre Bardi è impegnato con le lezioni di geografia sulla Basilicata alla senatrice Casellati, arrivano notizie allarmanti da parte della CGIA di Mestre: la nostra regione rientra nel gruppo di quelle più vulnerabili dal punto di vista energetico con circa 84 mila famiglie a rischio di povertà energetica». È l’allarme lanciato dal consigliere regione del…

«Mentre Bardi è impegnato con le lezioni di geografia sulla Basilicata alla senatrice Casellati, arrivano notizie allarmanti da parte della CGIA di Mestre: la nostra regione rientra nel gruppo di quelle più vulnerabili dal punto di vista energetico con circa 84 mila famiglie a rischio di povertà energetica». È l’allarme lanciato dal consigliere regione del M5S, Gianni Perrino.

Per il pentastellato i dati non lasciano spazio a troppe interpretazioni e necessitano di una riflessione molto approfondita a livello regionale, «un esercizio che non va troppo di moda dalle parti di via Verrastro. L’hanno capito anche i muri che la scontistica in bolletta tanto sbandierata, oltre ad essere pura fuffa elettorale, non è una misura utile a garantire una strategia a lungo termine capace di affrontare efficacemente la transizione energetica», ha aggiunto.

A detta del grillino, ora più che mai, il Consiglio Regionale dovrebbe iniziare seriamente ad approfondire il concetto di Reddito Energetico. «Il M5S ha da tempo depositato una proposta di legge in merito che, dopo una fugace apparizione in terza commissione, è stata accantonata anche a causa del coma indotto a cui è stata sottoposta l’attività del Consiglio Regionale da parte del centrodestra. Chiederemo a Cicala di inserirla all’ordine del giorno della prima seduta utile», ha specificato il materano.

Il consigliere di opposizione rincara la dose: «Ricordiamo agli esponenti illuminati di questo centrodestra regionale che trattasi di uno strumento rivolto a chi non ha la disponibilità economica per acquistare gli strumenti necessari per la produzione di energia da fonti rinnovabili e, quindi, a determinate categorie di soggetti economicamente deboli con basso reddito Isee ma anche a categorie svantaggiate come giovani coppie, famiglie numerose, disabili e anziani. Il tutto sorretto da un meccanismo virtuoso di ricomposizione del fondo destinato alla misura che si auto-alimenta grazie alla vendita dell’energia prodotta e non utilizzata».

Per Perrino la misura che è già stata applicata in Puglia, è replicabile anche in Basilicata. «Abbiamo bisogno di sganciarci dalle fonti di energia fossile e, per farlo, occorre utilizzare qualunque strumento che ci consenta di perseguire tale obiettivo, specie se si tratta di misure a favore sia delle tasche di cittadini ed imprese, sia dell’ambiente che ci ospita», ha concluso.

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