«Con la nomina di Dina Sileo all’assessorato alle Infrastrutture, chiudiamo una pagina e ne apriamo una nuova. Si tratta di un atto dovuto, per quanto mi riguarda, alla luce delle recenti dichiarazioni di Donatella Merra, che ringrazio per il lavoro svolto in questi quattro anni e mezzo con delega alle Infrastrutture, che ha esercitato in maniera molto ampia e in totale autonomia, come tutti sanno. La gratitudine in politica è il sentimento della vigilia, la correttezza istituzionale invece non deve mai venire meno, per rispetto dei lucani e di tutto il centrodestra. Esce una donna ed entra una donna, perché mai avrei voluto una giunta senza la quota rosa, che reputo fonte di ricchezza, pluralismo e inclusione. Dispiace aver letto parole ingenerose, ma in questi quattro anni e mezzo ho imparato tante cose e ne ho messe a frutto altrettante. In bocca al lupo a Dina Sileo, che in questi ultimi 5 mesi saprà sicuramente concentrarsi sulle priorità infrastrutturali della nostra Regione, che proprio sulle infrastrutture registra il ritardo più grande rispetto al resto del Paese e dell’Europa», ha affermato in una nota il Presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi.
Negli ultimi giorni l’ormai ex assessora Merra aveva fatto notare che l’unico esponente femminile del Governo regionale continuava a subire atteggiamenti ed azioni discriminatorie.
Dopo i botta e risposta con il presidente della regione Merra ha deciso di rassegnare le sue dimissioni con una lettera con la quale mette in evidenza anche la rottura dal partito di Matteo Salvini: “Ho lavorato per più di quattro anni accettando una sfida che consideravo epocale, con il solo scopo di imprimere nuovo slancio agli investimenti e alle grandi opere pubbliche di cui il nostro territorio continua ad avere urgente e improcrastinabile bisogno. Sono certa di aver ottenuto risultati importanti, attesi da decenni, anche se ancora molto resta da fare per risollevare le sorti di questa Regione che merita sicuramente di entrare nel futuro dalla porta principale. L’idea e la pratica di un poderoso cambiamento, sorretto da audacia strategica e da ferma volontà politica, sono scomparse dagli attuali orizzonti di questa Giunta nella quale non mi riconosco più. Gli obiettivi che dovrebbero starci a cuore sono ancora imprescindibili eppure, nell’ultima sorda e inerziale fase, sono stati sacrificati alla politica politicata, quella rinchiusa nelle segrete stanze del Palazzo dove si moltiplicano ostruzionismi, ripicche, boicottaggi che vanno innanzitutto contro gli interessi reali dei cittadini”, ha scritto Merra.