Agenda Basilicata Impresa: «Urge normativa regionale per interventi a sostegno del sistema delle micro e PMI lucane»

«Riteniamo che non sia più procrastinabile da parte del Governo Regionale di Basilicata la emanazione di una specifica normativa che preveda interventi a sostegno del sistema delle micro e PMI Lucane». È quanto comunicano le associazioni datoriali aderenti ad “Agenda Basilicata Impresa”, in merito alla possibilità di porre in essere misure di sostegno a favore del sistema imprenditoriale e produttivo lucano in questa difficile e complessa fase che investe il Paese e il sistema produttivo.

La posizione nasce dal momento che le associazioni hanno preso atto delle ampie disponibilità a procedere da parte degli ambienti istituzionali e politici con dichiarazioni indirizzate a intervenire rapidamente in questa direzione.

A detta delle associazioni datoriali, la previsione di legge dovrebbe contemplare almeno un duplice intervento: il primo finalizzato a contrastare le situazioni straordinarie e contingenti generate da crisi e turbative di mercato nazionali e internazionali, cercando di ridimensionare e arginare nei limiti di legge i negativi impatti a partire dai vertiginosi aumenti dei costi energetici. «Tale misura deve caratterizzarsi per la sua tempestività e immediatezza avendo cura non solo di abbattere i costi correnti, ma offrendo la possibilità alle aziende di rateizzare previe le opportune garanzie a lungo termine i costi aggiuntivi sostenuti per tutte i processi di produzione dalla data di decretazione dello stato emergenziale» specifica il gruppo; il secondo dovrebbe occuparsi della norma in questione come strumento di sostegno al sistema delle PMI per la modernizzazione, l’innovazione tecnologica e la transizione energetica, digitale e ambientale, che per le PMI è una vera e propria rivoluzione di processo e di prodotto. «Si tratta di un impianto normativo da finalizzare alla competitività delle PMI lucane che dovrebbe essere alimentato con le risorse rivenienti dalle attività estrattive e dalla monetizzazione delle quote di gas assegnate alla Regione Basilicata», conclude il gruppo.                           

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